Invia articolo Stampa articolo
Asl di Lecco contro stress lavorativo

Lecco (Lècch) - Dopo una fase preparatoria di avvio al Progetto centro controllo malattie stress lavoro correlato, che si è conclusa nel 2014, il Progetto si concretizza anche sul territorio della provincia di Lecco.

MONITORAGGIO. Si tratta di un Progetto del Ministero della Salute affidato a Inail e alle Regioni e Provincie autonome italiane (16 in tutto) che hanno aderito ad un vero e proprio piano di monitoraggio e d’intervento per l’ottimizzazione della valutazione e gestione dello stress lavoro-correlato.

DISAGI. Il ruolo dell’Asl in questo progetto è innanzitutto promozionale e di “assistenza” alle imprese sul territorio. Attualmente è in corso la campagna dell’Agenzia europea per salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che rappresenta occasione interessante per la Asl di Lecco di affiancare alle azioni di “monitoraggio” proposte dal Ministero della Salute azioni di  diffusione della corretta “cultura” aziendale per la prevenzione dei disagi inducibili da condizioni di stress lavoro-correlato o da disfunzioni dell’organizzazione del lavoro.

DIFFUSIONE. Lo stress lavoro-correlato può interessare qualsiasi individuo impegnato in qualunque attività lavorativa. Gli studi epidemiologici evidenziano che: - più del 40% dei datori di Lavoro sostiene che i rischi psicosociali siano più difficili da riconoscere e gestire rispetto ai rischi tradizionali (es. chimico, acustico, sovraccarico biomeccanico, ecc …); - circa quattro lavoratori su dieci ritengono che lo stress non venga gestito adeguatamente nel proprio luogo di lavoro; - il 50-60% di tutte le giornate lavorative annue perse è dovuto allo stress lavoro-correlato (Slc) e ai rischi psicosociali; - circa la metà dei lavoratori considera lo stress lavoro correlato un fenomeno comune nel proprio luogo di lavoro: è il secondo problema di salute più frequente legato all’attività lavorativa in Europa, dopo i disturbi musco­lo scheletrici; - i principali ostacoli nell’affrontare lo stress lavoro correlato risiedono per il 58% delle aziende nella “delicatezza della questione”, per il 46% nella “mancanza di consapevolezza”.

GESTIONE. La corretta gestione di questa tipologia di rischio, come da diverse autorevoli evidenze scientifiche, impatta positivamente sull’organizzazione del lavoro favorendo la produttività aziendale, oltre che il benessere dei lavoratori. Collaborazione e partecipazione attiva dei soggetti coinvolti nella gestione e valutazione del rischio sono elementi irrinunciabili per il raggiungimento di esiti positivi su più fronti: lavoratori (maggior benessere e soddisfazione lavorativa), dirigenza (forza lavoro maggiormente motivata, sana e produttiva), azienda (riduzione del tasso di assenteismo/presenteismo, degli indici infortunistici e del turnover; incremento della fidelizzazione dei lavoratori e migliori prestazioni), società: riduzione dei costi - diretti e indiretti - e degli oneri gravanti su individui e società.

OTTEMPERANZA. Accanto al ruolo di “assistenza” alle Asl è affidato, nel corso del Progetto ministeriale, il ruolo di “controllo”, mediante la tecnica dell’audit, finalizzato a verificare il grado di ottemperanza alla normativa da parte delle imprese del territorio. L’Asl di Lecco, con il Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, ha dedicato al tema due sedute (20 febbraio 2015 e 20 marzo 2015) del Comitato provinciale di coordinamento per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

7 maggio 2015