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I commercialisti: «A Lecco 199 fallimenti»

Lecco (Lècch) - “Una famiglia che conta 405 iscritti, ben inserita nel territorio e con un ruolo riconosciuto, che nel 2014 festeggerà sessant’anni. Così mi piace definirlo perché è così che lo sento”. Con queste parole il presidente Rocca ha inquadrato, nel corso dell’assemblea annuale che si è svolta mercoledì in Camera di Commercio, l’Ordine lecchese dei dottori commercialisti.

ORIZZONTE SCURO. In occasione del tradizionale appuntamento di bilancio, Antonio Rocca è passato all’esame della situazione economica: «Oggi si affacciano timidi segnali positivi su un orizzonte che rimane ancora scuro: lo spread sembra essere tornato stabilmente sotto i 200 punti, le aste dei titoli di Stato continuano ad andare bene così come Piazza Affari, il nostro Paese sembra essere di nuovo appetibile per gli investimenti internazionali».

DATI ILLUMINANTI. Per quanto riguarda Lecco, illuminante è l’analisi dei dati delle procedure concorsuali presso il Tribunale: nel 2013 sono pervenute 199 istanze di fallimento, numero uguale a quello del 2012, sono stati dichiarati ben 100 fallimenti contro i 68 del 2012, ed i concordati aperti sono stati 38 contro i 29 del 2012; nel 2014, sino al 27 marzo, sono stati dichiarati 23 fallimenti. «Se possiamo quindi nutrire qualche speranza ed essere ottimisti, allo stesso tempo è necessario mantenere un atteggiamento realista e prudente, sapendo che la strada da percorrere per poter dire di avere superato questo periodo di recessione è ancora lunga. È evidente che tutto il panorama sta mutando: non si tratta più di crisi, ma di rivoluzione dell’intero sistema economico mondiale”, ha commentato il presidente.

SPESA IMPRODUTTIVA. Dottori commercialisti ed esperti contabili non nascondono che «professionisti, lavoratori e famiglie hanno già fatto i sacrifici imposti dalla situazione: è ora che anche la politica faccia la sua parte». Come? Risolvendo nodi essenziali: «L’eccesso di burocrazia, un impianto legislativo barocco ed un apparato fiscale altrettanto complesso, la lentezza di pagamento della pubblica amministrazione, le difficoltà legate al mondo bancario e alla concessione del credito, l’elevata spesa pubblica improduttiva», tramite una vera politica industriale, economica e finanziaria a livello governativo.

VETERANI PREMIATI. Come da tradizione, nel corso dell'assemblea sono stati premiati gli iscritti all’albo da un numero significativo di anni: si tratta di Roberto Minorati (50 anni, studio in Milano), Laura Rusconi (35 anni, studio in Lecco) e Maria Ratti (35 anni, studio in Bosisio Parini).

Foto-galleria. Relatori, pubblico, premiati e consiglio dell'ordine.

17 aprile 2014