Invia articolo Stampa articolo
Federmanager: “Ora puntiamo sulla rete”

Lecco – “Da un lato fare impresa nel nostro Paese non deve più essere un’impresa da eroi, dall'altro i dirigenti sappiano accettare le componenti di rischio del proprio lavoro, investendo sulla formazione continua e impegnandosi a livello sociale in ambito territoriale. Viceversa la Svizzera continuerà a rappresentare una facile scorciatoia per le imprese italiane e la società continuerà a percepirci come una piccola casta”. Parole forti, quelle con cui il presidente nazionale di Federmanager, Giorgio Ambrogioni, ha concluso sabato mattina il convegno dal titolo “Innovare attraverso la rete per competere”, promosso da Federmanager Lecco presso il nuovo Campus del Politecnico Polo territoriale.

DIRIGENTI PREMIATI. Un appuntamento, apertosi con i saluti del prevosto di Lecco mons. Franco Cecchin e dell’assessore provinciale alle Attività produttive Gianluca Bezzi, che ha visto anche la premiazione di numerosi dirigenti per gli oltre 35 anni di fedeltà  associativa. Il particolare riconoscimento è andato a: Alberto Bonaiti, Vincenzo Bonaiti, Giulio Brambilla, Carlo Brambilla, Pierangelo Caprioli, Gianfranco Cazzaniga, Attilio Cereghini, Mario Galli, Anna Gilardoni, Angelo Giudici, Gianfranco Levantini, Gaetano Mapelli, Eugenio Micheli, Gino Nenzi, Giulio Orlandi, Mario Attilio Ostidich, Giovanni Ottonello, Giuliano Piloni, Giuseppe Pizzi, Pietro Richetto, Giovanni Francesco Riva, Annibale Rota, Franco Sacchi, Elisa Stefanoni e Giuseppe Scozzi Visani.

SFIDA E OPPORTUNITA'. Il tema della rete è stato, dunque, al centro del convegno: internet come sfida, ma anche come grande opportunità. Lo ha ricordato nella sua relazione il presidente di Federmanager Lecco, Francesco Castelletti: “Simbolo indiscusso – e al tempo stesso motore primo - di questa nuova era dove tecnologia e umanesimo sono chiamate a convivere è la rete, o meglio la rete delle reti, straordinario connettore universale piegato dall’ambito militare in cui inizialmente era nato a quello economico e sociale, della comunità degli uomini a noi contemporanei. La sua straordinaria potenzialità sta nell’essenza stessa della rete: la capacità di interconnettere persone e aziende, di stabilire nuove relazioni realmente a due vie, di dialogare, creare aggregazioni, condividere idee”.

MOTORE DEL CAMBIAMENTO. La rete, dunque, può essere il motore del forte processo di cambiamento a cui tutto il sistema economico è chiamato, anche in ambito provinciale: “Un cambiamento che può e deve passare innanzitutto attraverso la condivisione e la messa in comune di quel patrimonio di competenza e passione di cui siamo portatori e di cui il Lecchese è ricco. La rete, allora, diventa uno snodo strategico in questo processo, perché è efficiente, diffusa, coinvolgente, a portata di tutti, democratica, innovativa”.

EVOLUZIONE PROGRESSIVA. Di come il fenomeno di internet e della rete sta evolvendo ha parlato Ivana Pais, docente di Sociologia economica alla Facoltà di Economia dell’Università Cattolica di Milano e attenta studiosa dei social network e delle comunità professionali online. “L’evoluzione e lo sviluppo che hanno seguito la rete - ha affermato – è davanti agli occhi di tutti. Ma occorre essere cauti nell’esprimere giudizi eccessivamente radicali. Il web vive di costanti innovazioni incrementali, che modificano lo scenario: ma è un’evoluzione progressiva. Semmai è importante capire come la new technology ha modificato una parte delle regole del mercato e dei comportamenti della società. Oggi il web è auditorium, fiera, piazza e mercato virtuale per i singoli cittadini oltre che per le aziende, anche le più piccole. Occorre essere guidati a sfruttare nel modo ottimale queste potenzialità secondo le esigenze che ciascuno di noi ha. La tendenza, comunque, è quella di evitare gli intermediari, per essere ciascuno protagonista della propria presenza sulla rete”.

ESPERIENZE DI FRONTIERA. È quindi seguito il racconto di alcune esperienze d’eccellenza e di frontiera sulla rete. Dario Giudici, co-fondatore e ceo, ha raccontato quella di Siamosoci.com, portale che si propone nella ricerca di finanziatori di nuove start-up: 180 le aziende selezionate, tra 1.200 start-up censite in Italia; e, grazie al portale, è possibile investire su ciascuna di esse per favorirne il decollo, acquisendo una parte delle quote del capitale. “Un modo per stimolare la giovane imprenditoria e al tempo stesso portare in esse l’esperienza e le competenze di chi ha trascorso una vita come manager aziendale”. Non solo alle start-up guarda Barcktowork.it, portale che si propone da un lato di valorizzare il capitale umano professionale, dall’altro di non far disperdere il patrimonio di Pmi del Paese, dall’altro ancora smuovere dal letargo e dall’opportunismo speculativo i potenziali investitori indirizzandoli nuovamente verso il lavoro. Fatto proprio dal Sole 24 Ore, il portale – come ha spiegato il fondatore e ceo Carlo Bassi - raccoglie ad oggi 1.200 curricula di manager, 800 piccole e medie imprese interessate ad aprire il proprio capitale sociale a nuovi soci e 130 investitori privati interessati al progetto.

PROXIMITY MARKETING. Studiare e mappare i comportamenti all’acquisto dei consumatori per proporre loro servizi online  n grado di soddisfare alle loro specifiche esigenze: è questo il significato del proximity marketing, un nuovo modo di veicolare contenuti, proposte, promozioni e messaggi pubblicitari che utilizza la rete – e in modo particolare gli smartphone – quale fulcro di questo nuovo “ecosistema digitale”. Ad illustrarlo è stato Luca Guido Zambrelli,  fondatore di Ideolo.it, agenzia specializzata nel proximity marketing, che sta lavorando ad un ambizioso progetto in questa direzione connesso ad Expo.

STRUMENTO PRIVILEGIATO. I social network possono essere una grande opportunità di coinvolgimento, informazione, comunicazione e interazione anche per le associazioni non-profit: emblematico il caso di People in Touch.it, comunità nata nel mondo delle libere professioni che intende collocare come interlocutore privilegiato tra il mondo dell'impresa, della formazione e della pubblica amministrazione. Un’associazione che, come ha spiegato la co-fondatrice Teresa Seta, ha fatto dei social network non solo il proprio strumento privilegiato di comunicazione ma anche una modalità per coinvolgere i migliori talenti delle diverse realtà della società economica. Guarda alle Pmi il portale Voxfabrica.it, come ha spiegato il fondator e direttore Daniele Garavaglia: “Il nostro obiettivo è quello di dar voce al tessuto di piccoli e medi imprenditori che costituiscono la spina dorsale dell’economia italiana, ma che spesso non fanno notizia o sono ignorati dai grandi media, creando opportunità di conoscenza reciproca e collaborazione”.

Nella foto-galleria: relatori e partecipanti al convegno.

27 settembre 2013