Invia articolo Stampa articolo
Terremoto, il Grana salvato da De Capitani

Lecco - Il lecchese Giulio De Capitani, assessore all'Agricoltura di Regione Lombardia, è al lavoro per far fronte ai danni gravissimi che il settore agricolo sta subendo a causa del terremoto che ha colpito anche la Lombardia, seppure in misura minore rispetto ad Emilia Romagna e Veneto.

PREZZO ALTISSIMO. "Il nostro pensiero - dichiara De Capitani - va innanzitutto alle vite spezzate dal terremoto e a quanti hanno perso la propria casa, ma anche l'agricoltura lombarda paga un prezzo altissimo per le scosse sismiche". "Si è purtroppo aggravata - prosegue l'assessore - la situazione dei caseifici del mantovano. Dalle prime stime si contano 250 mila forme, tra grana padano e parmigiano reggiano, cadute dalle scaffalature e irrimediabilmente danneggiate. Ma l'elenco dei danni, ancora in aggiornamento, si estende anche alle abitazioni rurali, alle strutture aziendali e agli impianti delle imprese vitivinicole".

NUOVI MAGAZZINI DI STAGIONATURA. De Capitani ed i suoi collaboratori stanno lavorando per reperire in tempi record nuovi magazzini di stagionatura per le forme. "Stiamo cercando - spiega - anche tra le strutture che generalmente sono destinate allo stoccaggio di frutta e verdura. Abbiamo inoltre avviato un'attenta ricognizione agli impianti di bonifica e di sollevamento delle acque, la cui funzionalità è di vitale importanza per il comparto agricolo, in costante contatto con la provincia di Mantova, le organizzazioni agricole lombarde e il mondo cooperativo".

MISURE STRAORDINARIE. Dall'intervento "sul campo" a quello più prettamente istituzionale: "Stiamo verificando - conclude De Capitani - l'adozione di misure straordinarie, pur in una situazione economica sfavorevole anche per le casse regionali, per agevolare la ripresa delle attività di produzione e commercializzazione del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano, che sono l'economia stessa e la principale fonte di reddito del mantovano".

Nella foto: De Capitani in un caseificio lecchese.

31 maggio 2012