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Articolo 18, Codurelli suona la sveglia al Pd

Lecco - Fa parte della maggioranza Pdl-Pd & frattaglie che sostiene il governo Monti, ma davanti all'attacco all'art. 18 Lucia Codurelli (foto) non riesce a stare zitta: si schiera dalla parte dei lavoratori, attacca l'esecutivo e prende per il bavero il suo partito.

MAZZATE AI PENSIONATI. "A fronte di un peggioramento complessivo del mondo del lavoro e delle mazzate della cosiddetta riforma delle pensioni, il governo continua a perseguire l’abbassamento delle tutele e dei diritti come un fattore di sviluppo”, protesta la deputata lecchese. Codurelli boccia senza appello l'operato del governo in materia di lavoro: "Qualche passetto ma niente che si possa chiamare riforma. Pennellate di restauro rinviate sine die e per lo sviluppo ancora nulla".

COLPA DEI BUROCRATI. Poi la stoccata contro chi sta cancellando anche la tutela del posto di lavoro: “Il tema principale non è l’articolo 18 ma lo sviluppo – prosegue –, la corruzione, l’evasione fiscale e il lavoro nero. Qual è e dov’è il cambiamento di rotta se alla base della scarsa competitività italiana, da cui deriva anche l'alto tasso di disoccupazione, si continua a ritenere che ci sia la mancanza di flessibilità in uscita e non la scarsa capacità di innovazione delle aziende, il basso investimento in capitale umano, ricerca e innovazione? Se le aziende straniere non investono volentieri in Italia non è certo per timore dell'articolo 18, ma perché temono la macchinosità e la lentezza della nostra burocrazia".

SULLA PELLE DEI LAVORATORI. Quindi la ribellione all'atteggiamento del Partito democratico. "Il senso di responsabilità del Pd, del mio partito, non potrà dire sì ad un peggioramento tanto pesante delle condizioni dei lavoratori dopo che i provvedimenti presi finora – dalle tasse alle pensioni – hanno pesato più di tutti sulla parte medio-bassa della scala sociale”. L'operaia di un tempo, insomma, esce dai ranghi dei sostenitori di Mario Monti per tornare al fianco dei lavoratori: una incompatibilità che l'aveva portata a dimettersi dalla Camera dei deputati nello scorso dicembre. Ora darà seguito alla sua decisione?

21 marzo 2012