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Foibe, cerimonia e film a Lecco per il Ricordo

Lecco (Lècch) - Lunedì 10 febbraio si svolgerà la cerimonia commemorativa organizzata da Provincia di Lecco, Comune di Lecco e Prefettura di Lecco in occasione del Giorno del Ricordo, istituito con la legge 92 del 30 marzo 2004 in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.

Interverranno il presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli, il sindaco di Lecco Virginio Brivio e il prefetto di Lecco Michele Formiglio.

L'orrendo e indiscriminato massacro di cui furono vittime le popolazioni istriane e giuliano-dalmate, costò la vita a 20.000 innocenti barbamente trucidati o condannati ad una terribile morte per agonia sulle pile di cadaveri degli altri infoibati. Molte delle vittime furono donne, stuprate e scaraventate ancora vive nelle profonde cavità carsiche, con la mani legate dal filo di ferro.

Centinaia di migliaia di italiani lasciarono le loro terre e i loro beni, costretti all'esodo per salvarsi la vita. Il Giorno del Ricordo è stato istituito con la legge 30 marzo 2004 n. 92, per conservare e rinnovare la memoria di quella immane tragedia.

Programma di lunedì 10 febbraio:

ore 19.00 - Riva Martiri delle Foibe, Lecco, Deposizione omaggio floreale, saluto delle autorità e momento di raccoglimento.

ore 20.30 - Sala don Ticozzi, via Ongania 4, Lecco, Proiezione del film-documentario Red Land (Rosso Istria) di Maximiliano Hernando Bruno, con Franco Nero e Geraldine Chaplin. Produzione Venicefilm srl, in collaborazione con Rai Cinema. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

Il film. Siamo nel settembre del 1943, nei giorni in cui nei territori italiani del fronte orientale scoppia il caos a seguito dell’armistizio dell’8 settembre. Con l’esercito italiano ormai allo sbando, le popolazioni istriane, fiumane, giuliane e dalmate si trovano ad affrontare un nuovo nemico: i partigiani comunisti di Tito che avanzano in quelle terre, spinti da una furia anti-italiana. In questo drammatico contesto storico, avrà risalto la figura di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana, laureanda all’Università di Padova, barbaramente violentata e uccisa dai partigiani titini.

Nella foto: i corpi di alcune vittime dei partigiani di Tito recuperati in una foiba.

5 febbraio 2020