Casatenovo, ora l'Inrca è green: emissioni di CO2 scese del 60%
Casatenovo (Casàa) - Inrca diventa ospedale "green": abbattute del 60% le emissioni di CO2 nell’aria e del 70% i consumi ospedalieri di gas metano, il fabbisogno energetico passa da 1 milione 170 mila a 295 mila KWh annui, con un risparmio medio di circa 150 mila euro l’anno sul bilancio.
RIQUALIFICAZIONE. Eccelle in ecologia l’innovativo intervento di riqualificazione energetica eseguito presso la sede di Casatenovo dell’Irccs Inrca (Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani), che diventa così un presidio ospedaliero a basso impatto ambientale.
CONFERENZA. L’intervento, del valore di 1 milione e 500 mila euro, è stato portato a termine nell’ambito del progetto pilota "Ospedale a consumo energetico zero", cofinanziato per il 90% dal Ministero dell’Ambiente con l’obiettivo di favorire l’impiego di fonti rinnovabili e tecnologie per l’efficienza energetica nelle strutture edilizie pubbliche. I risultati del progetto sono stati presentati in una conferenza all’Inrca di Casatenovo alla presenza, tra gli altri, di Gianni Genga, direttore generale Inrca, Fabrizia Lattanzio, direttrice scientifica, Claudio Montoli, direttore medico di presidio, Filippo Galbiati, sindaco di Casatenovo, Massimo Giupponi, direttore Ats Monza-Brianza e Antonella Valitutti, direzione III Ministero dell’Ambiente.
L'IMPATTO. «Il progetto – ha ricordato l’ing. Giovanni Madeo dell’Inrca che ha seguito i lavori insieme alla ditta Tekn&Co – si distingue per soluzioni in grado di minimizzare l’impatto ambientale, che riguardano la parte impiantistica ed edilizia». Nello specifico, i lavori hanno compreso l’installazione di un impianto geotermico, in grado di coprire buona parte del fabbisogno energetico, e un impianto di cogenerazione abbinato a pannelli fotovoltaici da 9kW sul tetto (su 135 m2) oltre a un sistema di ventilazione meccanica, che preserva il calore e garantisce l’ottimale ricambio d’aria.
REGOLAZIONE. La presenza di sonde di temperatura all’interno dei locali consente la regolazione automatica dei consumi, rendendo minimo il supporto delle caldaie. Dal punto di vista edilizio è stata effettuata la coibentazione completa di muri (oltre 3.200 m2) e pavimentazione (2.000 m2) esterni e la sostituzione dei serramenti con infissi di nuova generazione in alluminio, muniti di doppi vetri che limitano la dispersione di calore (per un totale di 800 m2).
INVESTIMENTO. «Grazie ad un ulteriore investimento di 250 mila euro, entro l’estate – ha spiegato il tecnico – verrà completata la climatizzazione dei locali dell’Unità di pneumologia, per un efficace controllo della purezza e salubrità dell’aria, fondamentale per un presidio specializzato nella cura delle patologie pneumologiche». I lavori, avviati nel 2016 e conclusi a metà aprile, hanno visto anche un miglioramento del comfort dei locali destinati alla degenza e alle prestazioni sanitarie, oltre al risanamento architettonico esterno, in linea con l’immagine originaria.
31 maggio 2017