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Sequestrati a famiglia di “poveri zingari” beni per 2,8 mln di euro
Genova (Zena) - Un episodio, non nuovo nel suo genere, che dovrebbe indurre a maggiori controlli nei campi nomadi del lecchese: i finanzieri del Comando Provinciale di Genova, nell’ambito dell’operazione denominata “Vurdòn”, hanno proceduto al sequestro di disponibilità finanziarie ed immobili per un valore di circa 2.800.000 euro nei confronti di una famiglia di nomadi, dimorante nella provincia di Genova.
FORTUNA. Le indagini, effettuate dai militari del Gico della Guardia di Finanza e coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Federico Manotti, hanno consentito di accertare che alcuni soggetti appartenenti alla famiglia di A.G., avevano accumulato nel corso del tempo una fortuna, costituita da cospicue somme di denaro depositate su conti correnti, libretti di depositi postali, quote di fondi di investimento e polizze vita.
PRECEDENTI. Un vero e proprio tesoro occultato al fisco – fra denaro, titoli di credito, imprese di ristorazione, case e automobili – sequestrato dai finanzieri del Comando provinciale di Genova a 5 soggetti residenti nei campi nomadi autorizzati di Genova e di Asti. Un patrimonio, quello scoperto dalle Fiamme Gialle, sproporzionato e non giustificato dai redditi dei soggetti interessati che, invece, annoverano numerosi precedenti di polizia costituiti, prevalentemente, da reati contro il patrimonio.
INDIGENZA. Dalle indagini del Nucleo di Polizia Tributaria di Genova, caratterizzate dalla fruttosa convergenza investigativa con i Carabinieri del Comando provinciale, è emerso che alcuni soggetti avevano la disponibilità di ingenti somme sui conti correnti - ma risultavano tuttavia ufficialmente "afflitti" da una situazione di assoluta indigenza - nonchè una certa padronanza nell’utilizzo degli strumenti finanziari. Gli elementi raccolti dagli investigatori hanno pertanto permesso alla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Genova di emettere un provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca dei beni sulla base della manifesta sproporzione fra il patrimonio posseduto ed i redditi dichiarati al Fisco, nonché della conclamata pericolosità sociale dei soggetti.
6 marzo 2017