Poste in tilt nel Lecchese, la Uil: «Politici, fatevi sentire a Roma»
Lecco (Lècch) - I disservizi postali riscontrati da tempo nelle Province di Como e Lecco vengono confermati e denunciati dalla Uil Poste. In una nota, l'organizzazione sindacale esorta i parlamentari locali a farsi carico della situazione e protestare a Roma, chiedendo l'intervento del governo.
RIPERCUSSIONI. «La Uil del Lario e la categoria Uil Poste - si legge in una nota a firma dei dirigenti sindacali Salvatore Monteduro e Giuseppe Incorvaia -, esprime forte preoccupazione per le ripercussioni del ritardo con il quale l’Azienda Poste fornisce il proprio servizio di recapito».
IL CONFLITTO. Secondo la Uil, «il danno provocato ai cittadini e a tutti i soggetti economici del Territorio lariano è notevole, basti pensare ai ritardi di corrispondenza relativa a bollette, ed il rischio di addebito degli interessi di mora per i cittadini, le aziende e professionisti. Il disservizio dell’Azienda Poste è anche oggetto di conflitto tra gli utenti e i dipendenti della stessa, i quali non hanno nessuna colpa in merito».
UN INTERVENTO. I sindacalisti, dunque, rivolgono un appello a consiglieri regionali e parlamentari del territorio affinché «si facciano sentire a Roma e chiedano un intervento del governo nazionale verso Poste Italiane a garanzia della fornitura di un servizio universale. Anche in considerazione del fatto che, parte del costo del servizio di Poste Italiane è coperto attraverso un contributo che grava sulla collettività, pari a 262,4 milioni di euro all’anno».
11 gennaio 2017