Lecco nella morsa del Pm10, Moggio è la regina della salubrità
Moggio (Mos) - Moggio, lembo estremo della Valsassina prima della Bergamasca, incoronata dall'Arpa Lombardia come località monitorata più salubre per quanto riguarda le dannose polveri sottili. Lo attesta l'ultima rilevazione compiuta dall'Agenzia regionale per la prevenzione e l'ambiente. Sempre pesante al situazione a Lecco, Merate e Valmadrera.
SFAVOREVOLI. «Le condizioni meteorologiche di questi giorni, particolarmente sfavorevoli per la dispersione degli inquinanti - spiega l'Arpa -, hanno determinato il superamento diffuso della soglia di 50 microgrammi per metro cubo in Lombardia».
CONCENTRAZIONI. Nella giornata del 31 gennaio, informa l'Arpa, sono state rilevate concentrazioni superiori ai 200 µg/m³ nelle stazioni di Bergamo Garibaldi (224 µg/m³), Bergamo Meucci (205 µg/m³), Como Centro (213 µg/m³), Lecco Amendola (209 µg/m³), Merate (210 µg/m³) e Valmadrera (207µg/m³). Le concentrazioni sono comunque ampiamente sopra il limite in tutte le stazioni della pianura e della fascia prealpina. A Milano il valore massimo registrato è stato pari a 161 µg/m³.
RIMESCOLAMENTO. In questo desolante panorama, definito "situazione eccezionale" dagli addetti ai lavori, tra le località monitorate, nel Lecchese brilla per salubrità una piccola località valsassinese. «Interessante notare come a Moggio, che si trova a circa 1200 m s.l.m, e quindi sopra lo strato di rimescolamento atmosferico, la concentrazione di PM10 misurata sia stata di soli 6 microgrammi al metrocubo: tutti gli inquinanti risultano confinati più in basso».
1 gennaio 2017