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Ballabio, i tabł della disabilitą demoliti da Andrea Gentileschi

Ballabio (Balàbi) - Alla scuola primaria Fantasia di via Confalonieri a Ballabio si è assistito, nella mattina di giovedì 10 marzo, a un eccezionale momento di sensibilizzazione e condivisione. Gli scolari delle classi IV e V, in tutto 71 bambini, hanno ricevuto la visita di Andrea Gentileschi, disabile costretto alla carrozzina.

SCOLARESCHE. L'ospite dei bambini ballabiesi non è nuovo a questo genere di iniziative: assistito dall'associazione Oikos, Gentileschi incontra scolaresche e gruppi di giovani per spiegare i problemi dei portatori di handicap ma soprattutto per contribuire a rompere i tabù sul mondo della disabilità.

VISITA IN MUNICIPIO. L'incontro, fortemente voluto da Alessandra Consonni, ha avuto una parentesi amministrativa. Il sindaco ha fatto visitare a Gentileschi e ai suoi giovani accompagnatori, accolti dal vicesindaco Giovanni Bruno Bussola, la villa municipale, raccogliendo le indicazioni sugli interventi che la renderebbero più a "misura di disabile". Un momento di sincera commozione si è avuto nell'ufficio anagrafe, dove aveva lavorato Laurenzio Colombo, giovane portatore di handicap scomparso quattro anni fa, conosciuto dal Gentileschi.

TEMPESTATO DI DOMANDE. Semplicemente esplosivo l'incontro con i bambini: il loro interlocutore, tempestato di domande, non si è negato ad alcuna curiosità, persino quelle che gli adulti trovano imbarazzanti. Tante risate, battute divertenti, accompagnate dalla straordinaria mimica di Gentileschi, tutte utili a raccontare la sua quotidianità.

NON SONO POVERINO. Disarmante l'approccio con gli scolari: «Chi di voi, appena mi ha visto arrivare in carrozzina, ha pensato "poverino", alzi la mano. Tutti vero? Però io non sono un poverino». E lo ha dimostrato raccontando del coraggio e della voglia di vivere con cui affronta le sue giornate. Significativa anche la testimonianza dei tre accompagnatori, un ragazzo e due ragazze, che volontariamente e con l'affetto di un'amicizia vera lo assistono nelle sue necessità. Alla fine tutti i bambini hanno trovato un nuovo amico, e alla carrozzina non ha fatto più caso nessuno.

ARTIFICIOSE BARRIERE. «Con la grande presenza di spirito che lo ha reso simpatico a tutti - conclude Alessandra Consonni -, Andrea Gentileschi ha demolito in pochi minuti le artificiose barriere psicologiche che, troppo spesso, allontanano i disabili dai cosiddetti normali. Questo era l'obiettivo educativo dell'incontro, ed è stato perfettamente centrato. Un ringraziamento alla collaborazione delle insegnanti che ha permesso la riuscita di questo importante momento».

Nella foto-galleria: alcuni momenti della visita.

11 marzo 2016