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«Nel Lecchese la crisi non è certo superata»: i dati di Confindustria

Lecco (Lècch) - Scarso entusiasmo per le prospettive occupazionali del Lecchese: il dato si ricava dall’Osservatorio congiunturale sul secondo semestre 2015 realizzato dai Centro studi di Confindustria Lecco e Sondrio e Unindustria Como. Lo scenario occupazionale è orientato al mantenimento dei livelli per il 67,5%. Intanto la Cigs segna un incremento del 15%.

ARRESTO. Nel Lecchese la crisi non è ancora alle spalle, come si evince dai segnali di ripresa molto lenti e dalla scarsa propensione al rilancio di una occupazione che, negli ultimi anni, ha subito drammatiche battute d'arresto.

CONGIUNTURA COMPLESSA. «Ci troviamo di fronte ad uno scenario che, ancora una volta, non dà indicazioni unidirezionali. La congiuntura resta ancora complessa e, nonostante alcuni segnali positivi, la crisi non è certo superata», commenta il presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Giovanni Maggi. Che sottolinea il «nostro impegno nel lavorare a sostegno del sistema produttivo è confermato non solo con i servizi ma anche con alcune misure straordinarie. Mi riferisco in particolare ai quattro Fondi messi a disposizione delle imprese per il 2016».

TRA ALTI E BASSI. Un trend tra alti e bassi: la variazione tendenziale, misurata attraverso il confronto con la seconda metà del 2014, risulta positiva e si attesta mediamente al +2,2% per i tre indicatori esaminati: domanda, attività produttiva e fatturato. Sul versante congiunturale invece si registrano contrazioni, seppur contenute, della domanda (-2%) e del fatturato (-0,5%) rispetto a quanto rilevato nei primi sei mesi dell’anno, mentre i livelli di produzione risultano stazionari (+0,6%) per non dire fermi.

INCREMENTO CIGS. Per il secondo semestre consecutivo a livello occupazionale si nota, per le aziende delle tre province ma lo stesso vale per le sole Lecco e Sondrio, una prevalenza di giudizi di crescita (20,8%) rispetto ai giudizi di riduzione (11,7%). Risultano comunque prevalenti i giudizi di stabilità (67,5%). «Analizzando l’andamento degli ammortizzatori sociali per i nostri territori - commenta il cirettore generale di Confindustria Lecco e Sondrio, Giulio Sirtori - si evidenzia a livello tendenziale un miglioramento circa il numero di dipendenti rapportati a zero ore coinvolti nei contratti di solidarietà. A livello congiunturale registriamo riduzioni per i contratti di solidarietà e per la Cigo, con una diminuzione in entrambi i casi attorno oltre il 60%. La Cassa integrazione guadagni straordinaria segna invece un incremento del 15%».

21 febbraio 2016