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Portò a Lecco il verbo migratorio: indagato monsignor Mogavero

Lecco (Lècch) - Sconcerto a Lecco alla notizia che mons. Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo e commissario Cei per le Migrazioni, è indagato dalla Procura di Marsala per appropriazione indebita. Noto per le posizioni "politicamente corrette" su immigrazione e gender, Mogavero venne invitato a Lecco dal Coe ad esporre la sua dottrina sui profughi.

ESPERIENZE. Si chiamava “La Chiesa che non tace”, esperienze autentiche dal nord/sud Italia: questo il titolo dell’incontro organizzato dal Centro orientamento educativo a Lecco nel luglio 2012 presso l’Auditorium della Casa dell’Economia. Star dell'evento, Giuseppe Merisi, vescovo di Lodi e Domenico Mogavero, vescovo di Mazara. Altri relatori: Rosa Scandella, mons. Giuseppe Longhi (entrambi del Coe) e Gianfranco Cattai, presidente Focsiv.

PROGRESSISMO. Mogavero, dunque, era personaggio molto apprezzato in quelle sagrestie lecchesi che strizzano l'occhio al Pd: inequivocabilmente "targate" le sue affermazioni sulla necessità di spalancare le porte agli stranieri, a prescindere da qualsiasi altra considerazione e in barba agli appelli alla prudenza e alla difesa dell'identità cristiana lanciati da alte figure della Chiesa come il cardinale Giacomo Biffi o il vescovo Alessandro Maggiolini. Anche in materia di gender, la strategia di penetrazione dell'ideologia omosessualista nella scuola, Mogavero si dissociava dai cattolici impegnati a mettere in guardia la gioventù.

IMBARAZZO. La Lecco del cattoprogressismo, dunque, ha appreso con imbarazzo dell'iscrizione del vescovo di Mazara nell'elenco degli indagati per una faccenda di vile pecunia. Al centro dell'inchiesta vi sarebbe un bonifico di 100mila euro e, si dice, altre spese che avrebbero dovuto riguardare opere di carità, mentre i difensori parlano di errore contabile e movimento di soldi avvenuto all'insaputa del prelato. Intanto, magistrati e Guardia di Finanza vanno avanti a indagare sulle presunte anomalie nella gestione dell'economato della Curia mazarese.

19 dicembre 2015