Il Giubileo di Lecco si apre tra paura di Allah e auto-conversioni
Lecco (Lècch) - Strade bloccate e controlli dei fedeli che si sono recati alla Basilica di S. Nicolò nel pomeriggio di Domenica: dopo le stragi di Parigi, il Giubileo lecchese inizia nel segno della paura di Allah. Da mons. Maurizio Rolla, vicario episcopale di Lecco un appello alla conversione dei cristiani che sarebbe stato più opportuno proporre a seguaci di altre fedi.
AL SETACCIO. Sono stati passati al setaccio dalle forze dell'ordine, ma non hanno desistito: centinai di lecchesi hanno riempito la cattedrale di Lecco per il rito di apertura della porta santa. Il Giubileo che papa Francesco ha voluto proclamare per l'anno 2015-2016, intitolandolo alla misericordia, è stato pesantemente segnato dall'ombra di un fanatismo religioso privo di ogni umanità.
CONCELEBRANTI. Con mons. Rolla, hanno concelebrato mons. Franco Cecchin, prevosto della basilica, e altri otto sacerdoti. Qualche perplessità ha suscitato, tra i fedeli, l'omelia del vicario episcopale con l'esortazione a «convertirsi da un cristianesimo brutto e imbroglione a uno libero, aperto e umile». Un'auto-conversione dei credenti, in mancanza di altre conversioni a cui l'attuale gerarchia ecclesiastica sembra aver rinunciato.
LA SICUREZZA. Notevole l'impegno profuso dalle forze dell'ordine nella giornata di apertura del Giubileo lecchese. Agenti della Questura e militari di Carabinieri e Giuardia di Finanza hanno "passato" uno ad uno i fedeli che si sono recati in San Nicolò. Oltre alla rimozione forzata sul lato destro di via San Nicolò in direzione Basilica, alle 15 è scattato il blocco della circolazione dal lungolago verso via Nava e da via Parini all'altezza della intersezione con Nino Bixio verso via Nava e su tutta via San Nicolò fino al termine della manifestazione.
13 dicembre 2015