Ancora sugli iscritti di Fdi-An che hanno abbandonato il loro partito
Lecco (Lècch) - Egr. Direttore, Nel ringraziarLa per lo spazio ricevuto, innanzitutto mi consenta di dire che mi auguro che abbia passato una buona Pasqua.
Purtroppo, leggendo le Sue perplessità su mie precisazioni, e sapendo perfettamente che le imprecisioni riportate da Voi ed altre testate, sono scaturite non per Vs colpa o volontà, ma bensi’ a causa della “mala informazione inviata dalla fonte” seppur ufficiale del Partito (Portavoce Regionale e Provinciale), al fine di difendere, anche con Lei (e ci tengo considerata la Sua gentilezza, disponibiltà e tempo dedicatomi), quell’Onorabilità di cui alla mia precedente comunicazione, mi sento in obbligo di tornare con maggior precisione sull’argomento.
Apprese pertanto le Sue pubbliche perplessità riportate in calce al mio intervento, al fine di poterLe dare ( mi creda), nel modo più corretto ed autorevole possibile, un modo facile di verificare quanto normato sull’argomento dallo Statuto del Partito, per sua comodità sono ad invitarLa a visionare l’Art 5 . Segue Link Stuto: http://fratelli-italia.it/wp/wp-content/uploads/2014/09/statuto23luglio.pdf .
Dall’ Art. 5 dello Statuto si evince in modo chiaro quanto normato sul caso specifico che l’iscrizione decade: 1) per espulsione (mai ricevuta), 2) per mancato pagamento di quota associativa per due anni (visto il recente congresso fondativo del Partito del 2014 di cui peraltro ero Grande Elettore, i due anni non sono ancora passati), 3) oppure (come trattasi nel mio caso specifico) per dimissioni volontarie che si reputano definitivamente accettate dopo la cancellazione di tutti i dati personali utilizzati per informative di Partito.
Certo di averLe dato tutti gli elementi per capire che chi le ha mandato la comunicazione ufficiale Le ha dato un’informazione non vera o per ignoranza di statuto oppure, e mi auguro di no, per mala fede così da indurre il Suo Giornale ed altri a riportare notizie non corrette con danno all’immagine di chi Le scrive o altri, come peraltro sul dire di aver ricevuto le dimissioni il giovedi e non il mercoledì per fare una battuta, a mio personale avviso, molto brutta ed offensiva. Augurandomi pertanto di averLe fornito tutti gli elementi oggettivi a sostegno della correttezza formale e sostanziale delle dimissioni dei tanti quadri e militanti della nostra provincia, l’occasione è gradita augurarLe un buon Lavoro. Vive cordialità.
Dott. Carlo Di Pietrantonio
8 aprile 2015