A Lecco per le donne è diventato molto più facile fare brutti incontri
Lecco (Lècch) - Egregio direttore, Lecco è ancora da considerare una città sicura? Una domanda semplice all’apparenza, che noi facciamo direttamente a chi la città la vive e la fa vivere, ovvero alla gente.
A uomini e donne lecchesi chiediamo qual è la loro percezione di sicurezza in città ed il quadro che ne emerge non è certo allarmante. Rispetto ad altre città italiane la situazione a Lecco è ancora ampiamente positiva, ma chiaramente la guardia non va abbassata e parlando con la gente emergono alcuni timori. Si tratta di pareri molto diversi fra loro ovviamente, dipendono dalle singole situazioni o dalle esperienze avute.
Rispetto a qualche tempo fa adesso è più facile imbattersi, anche alla luce del sole, in situazioni poco piacevoli soprattutto per le donne ci sono situazioni o orari in cui non è impossibile, in città, fare brutti incontri. Crediamo che la cosa fondamentale sia organizzare sempre più iniziative e far vivere la città, se i quartieri di Lecco fossero vissuti con un bel viavai di gente sarebbe più difficile che possano succedere fatti incresciosi.
La percezione che il maggior rischio riguardi soprattutto il gentil sesso è sicuramente ovvia, ma anche fatti di microcriminalità non sono certamente da sottovalutare prestando soprattutto attenzione in determinati orari ed in determinate zone della città anche se a Lecco ancora si vive bene, abbiamo certamente episodi di microcriminalità, ma molto differenti che in altre zone d’Italia dove invece si ha che fare con la criminalità con la C maiuscola.
Applicare un’ottica di sicurezza all’ambiente urbano significa innanzitutto chiedersi se le città sono progettate per donne e uomini di ogni età, reddito e razza o non invece per rispondere ai bisogni di pochi. In materia di sicurezza urbana, le politiche non sono neutre, perché alla paura di essere vittime di reati, che tocca tutti i cittadini, nelle donne si aggiunge la paura della violenza specifica di genere (molestie e violenze sessuali).
E’ necessario quindi far crescere la coscienza che ci sono differenze importanti tra i due sessi nel campo della criminalità (sia dal lato degli aggressori sia da quello delle vittime) e dell’insicurezza, e che si rende quindi necessario applicare in modo sistematico l’analisi del contesto e il rilevamento del rischio differenziati secondo i sessi e tarare di conseguenza le strategie di prevenzione. Il Laboratorio di Idee Vivere Lecco si è già attivato, stiamo formulando un programma: una città sicura per le donne è una città sicura per tutti.
Alessandra Staino, Enza D’Agostino, Cinzia Arrigoni
(Lista Civica Vivere Lecco)
29 gennaio 2015