Anche a Lecco l'associazionismo foraggiato pesa sulle nostre tasche
Lecco (Lècch) - Egregio direttore, questo melenso periodo pseudo natalizio, col tripudio di iniziative organizzate da associazioni più o meno note, mi induce ad alcune riflessioni "scomode" su associazionismo e volontariato.
Le associazioni sembra che facciano chissà che cosa per il prossimo e per la città, quando, ormai, tutti abbiamo capito che la grande parte di queste bussa a quattrini in Comune, Provincia, Regione, ecc. ecc., per non parlare delle carriere politiche, e non solo, collaterali all'associazionismo e di cui Lecco è piena di esempi.
Non nego che qualcuna di queste associazioni foraggiate possa fare persino qualcosa di buono (che farebbe meglio a fare lo Stato, visto le tasse che paghiamo!), ma, allora, lo facciano coi soldi propri e non con quelli che pretendono dai politicanti, visto che i politicanti fanno i grandi con i soldi degli altri, cioè dei lavoratori costretti a pagare le tasse per mantenere ben pasciuto tutto l'inutile apparato democratico.
E perchè i politicanti volentieri pagano, coi nostri soldi, le associazioni? Semplice, perchè le associazioni sono potenziali serbatoi di voti, perchè presumono che gli associati "ringrazino" quei politicanti che sanno essere i loro protettori, e così il cerchio si chiude. Poi i politicanti strombazzano di sensibilità sociale, solidarietà e altre balle infilando le mani nelle nostre tasche. Ma, così, questo tipo di associazionismo diventa una branca della partitocrazia, un peso per i cittadini, invece che un vantaggio.
M. F.
8 gennaio 2014