Consonno meta di week end fantozziani dopo il servizio al Tg
Consonno (Cunsònn) - A centinaia si aggirano tra i ruderi imbrattati di Consonno, dotati di fotocamera d'ordinanza, inciampando in rifiuti, vetri, rottami e macerie. Sono i "turisti" richiamati dalla grancassa mediatica, sorta intorno al disc jockey che dice di voler acquistare l'ex paese dei balocchi. Di seguito, il "reportage" di un anonimo lettore.
MINARETO DELL'ECCESSO. È partito il Turismo da post-telegiornale. L'Expo da post macerie. Basta un annuncio, un personaggio che già il fatto che sia famoso dovrebbe spiegare in che epoca viviamo, un minareto che non ha niente di storico e l'unica religione che ha richiamato è stata quella del denaro e dell'eccesso, ed il gioco è fatto.
TRANSUMANZA UMANA. Centinaia di auto parcheggiate lungo le due strade che portano alla collina, tra boschi e prati un tempo buoni per la transumanza di altro bestiame. Centinaia e centinaia di uomini e donne, ragazzi e fotocamere. Il bar degli amici che sforna panini imbottiti a 2,50 euro e con salamella a 3. Ed intorno rovi, cemento armato lasciato a metà che sembra Hiroshima, reti arancioni divelte, vetri spezzati e specchi rotti che a sommare fan più di 3000 anni di disgrazie.
VIP DI CASA NOSTRA. È una domenica come tante, in un posto nuovo, che se fosse vecchio sarebbe già qualcosa. Siamo a Consonno, il week-end dopo il servizio al telegiornale. La domenica dopo il sopralluogo del vip di casa nostra, quel Dj Francesco figlio dei Pooh.
CHIUDERE GLI ACCESSI. Un paese già rovinato quando era nuovo, oggi solo una discarica edile. Andrebbero chiusi gli accessi, prima che qualcuno paghi il conto e si spacchi le ossa dentro quei buchi, su quella scala e quella ringhiera per minareti, sopra quelle assi per terra, quelle porte divelte, quel terrazzo pieno di infiltrazioni, dentro quel segno che non è un sogno. Ma un incubo. Ma per troppi è pur sempre turismo.
2 ottobre 2014