Le “colpe” dei genitori ricadono sulla prole: lo dice la scienza
Lecco (Lècch) - «L'esistenza di un nuovo essere umano non comincia dal nulla, ma porta con sè il retaggio dello stile di vita dei genitori, in grado di modellare lo sviluppo del feto e del neonato». Lo scrive Sara Robertson, sulla rivista scientifica internazionale Science, illustrando uno studio dove si dimostra che abitudini dei genitori si trasmettono ai figli come una sorta di "patrimonio genetico" accessorio.
TRASMISSIONE DEI VIZI. Comportamenti costanti, caratteristici di un popolo o di un più ristretto gruppo famigliare, costituiscono una eredità che passa alle nuove generazioni: lo rivela una ricerca dell’Università di Adelaide in Australia. Sara Robertson, coordinatrice dello studio, ha illustrato la ricerca su rivista Science, sostenendo che «prove inconfutabili dimostrano che spermatozoi e ovuli oltre ai geni, trasmettano le memorie genetiche delle abitudini». In particolare, la Robertson sottolinea il rischio di "contagiare" la prole con i vizi dei genitori, compresi gli eccessi nel bere, il mangiare male o il fumare.
FATTORI AMBIENTALI. Tale processo di trasmissione delle abitudini, studiato negli ultimi decenni da diversi scienziati, prende il nome di epigenetica, e riguarda la potenzialità dei fattori ambientali di incidere sull’espressione di geni, senza che venga mutato il Dna o il codice genetico. In sostanza, i cattivi comportamenti dei genitori possono diventare una pesante eredità per i figli.
26 agosto 2014