Invia articolo Stampa articolo
Lecco, alla 10 km del Manzoni battuto anche il blackout

Lecco (Lècch) - Con l'edizione numero tre, la Dieci chilometri del Manzoni di Lecco si conferma tra le più importanti manifestazioni podistiche lombarde sulla distanza dei dieci chilometri su strada. In 600 hanno sfidato il maltempo e il buio, causato dal black out cittadino.

LA CORSETTA. Oltre 140 bambini che sfidando le condizioni meteo non ottimali di sabato 28 giugno hanno "costretto" i genitori ed i nonni ad accompagnarli a Lecco per correre la Corsetta del Manzoni. Tutti dietro alla lepre (Pietro Cilento ex atleta che vanta un personale di 2h16' in maratona, e Forni Riccardo del Gsa Cometa), con la maglietta Gsa Cometa offerta da Mood, per conquistare una medaglia di campione della 10K Lecco Run organizzata da Gsa Cometa di Pusiano.

IL COLLAUDO. E oltre 100 gli atleti della gara non competitiva che hanno percorso le distanze di 3,3 e 6,6 Km collaudando il percorso cittadino, filante, spettacolare e chiuso al traffico che sarà poi il palcoscenico della gara agonistica che ha visto al via alle 20,45 oltre 600 atleti di 6 nazionalità e provenienti da tutta Italia. Un parterre da grandi manifestazioni quello in strada a Lecco per la competizione agonistica - da quest'anno inserita nel calendario nazionale - che ha dato spettacolo si dal primo chilometro con il primo passaggio in 2'55" in piazza Manzoni.

IN 600 AL VIA. A vincere questa edizione 2014 "bagnata" con 600 atleti al via, è stato Sylvain Rukundo, atleta originario del Ruanda e in forza alla Toscana Atletica, che ha chiuso la sua gara in 29’57”85; alle sue spalle staccato di poco più di tre secondi, il keniano Kimutai Josphat Koech (E. Servizi Atl Futura Roma) che ha fermato il crono sul tempo di 30’01”25. Al terzo posto il connazionale Bernard Chumba dell’Atletica Castello con il tempo di 30’07”80 (lasciando ai piedi del podio il vincitore della scorsa edizione il recordman della corsa con 29'53", il magrebino Lhoussaine Oukhrid).

I LECCHESI. Per gli atleti lecchesi una grande prova di Mattia Padovani, campione italiano junior di corsa campestre, 7° assoluto ( con il crono di 31'25")e vincitore anche del titolo regionale juniores precedendo il fratello Nicolò (17 in 34'04). Mattia ha anche ottenuto il primo posto nel trofeo Lecco/Como. Andrea Elia, sempre dell'atletica lecco colombo costruzioni, ha conquistato un ottimo nono posto assoluto e vince il titolo regionale Promesse, facendo segnare un ottimo 31'55". Sempre rimanendo agli atleti lecchesi da segnalare la presenza nei primi 15 di Giuseppe Molteni, 32'17" che vale l'11esimo posto, Stefano Righetti al 15esimo posto, entrambi Atletica Lecco, Francesco Bona dell'areonautica militare al 13esimo che ha preceduto Davide Raineri della polisportiva Bellano.

LE DONNE. Sul fronte femminile prima al traguardo Katarina Beresova, nazionale slovacca, che in preparazione a Livigno per i 10.000 ai campionati europei di Zurigo del prossimo agosto, è stata ospite speciale di questa edizione. Katarina, essendo tesserata per una società non italiana, come da regolamento Fidal non può comparire in una classifica ufficiale di una gara nazionale. Sarà comunque registrato il suo 34' 12" come record femminile della manifestazione da battere nelle prossime edizioni. Assente Ivana Iozzia, costretta al forfait all'ultimo istante, vincitrice della scorsa edizione, la gara è stata vinta da Isabella Morlini dell'atletica Reggio, con il tempo di 35'48 che ha preceduto la bergamasca Eliana Patelli, 36'24", dell'atletica Valle Brembana, vincitrice anche del titolo regionale, al terzo posto l'atleta lecchese Maria Righetti, dell'atletica Lecco Colombo costruzioni in 36'53, anche seconda lombarda assoluta.

IL BLACKOUT. Nonostante il maltempo ed il blackout dell'illuminazione cittadina che ha oscurato il percorso ed il rettilineo di arrivo tra le 20,30 e le 21,30, sono arrivati i complimenti della federazione per il percorso ulteriormente perfezionato nei passaggi di boa sulla base delle indicazioni ricevute dai giudici lo scorso anno, le congratulazioni delle istituzioni con la spinta a continuare a migliorare questo asset per la città ed il territorio e soprattutto dagli atleti.

VENTO E BUIO. «Maltempo e blackout ci hanno costretto a ridisegnare la logistica ed a sacrificare spazio per il deposito borse per avere più spazio asciutto per gli atleti e gli spogliatoi, mentre il forte vento ed il buio causato dal black out non han consentito l'utilizzo previsto del tratto di lungolago antistante il monumento ai Caduti», spiega Ruggero Forni, presidente Gsa cometa, società di Pusiano che organizza la manifestazione e che ha recentemente organizzato per gli atleti del cielo (skyracer) il Grignetta Vertical.

4 luglio 2014