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Salvini consigli alla Martinelli l'impegno nel volontariato sociale

Lecco (Lècch) - Caro direttore, in questi giorni ho seguito le polemiche relative all'assunzione della donna di Matteo Salvini, Giulia Martinelli, chiamata in Regione Lombardia a lavorare nello staff dell’assessore al Welfare Cristina Cantù.

Dai giornali apprendo che per questa attività la Martinelli godrebbe del compenso di circa 70 mila euro l’anno, cioè circa 14 milioni di lire al mese, e che la vicenda ha offerto ai grillini il destro per attaccare la Lega. Salvini ha respinto tutte le accuse precisando che la Martinelli è qualificata per quella attività, essendo avvocato e avendo lavorato nell'Asl.

Salvini ha detto anche che la sua donna vuole impegnarsi nel Welfare per la gran passione di aiutare gli handicappati e che se avesse fatto il suo mestiere di avvocato avrebbe guadagnato di più. Può darsi, anche se, personalmente, conosco diversi avvocati di non grandissima fama che tirano avanti a fatica, perchè sono soprattutto i grandi nomi a guadagnar bene in tale professione. Però non è questo il problema, ma di capire se si poteva evitare che la "passione sociale" della Martinelli venisse pagata coi soldi dei tartassati lavoratori lombardi.

Considerato che Salvini è parlamentare europeo e che solo da lì (se faccia un lavoro fuori dalla politica non mi è dato sapere) porta a casa un dignitoso stipendio pagato dal contribuente (su Panorama leggo che gli eurodeputati comunque guadagnano anche 17mila euro al mese), la coppia, magari facendo qualche piccolo sacrificio, potrebbe permettersi una attività sociale non remunerata. Quindi, se la Martinelli vuole aiutare gli handicappati, Salvini potrebbe consigliarle di farlo come lo fanno tante signore più o meno benestanti, laureate o meno: si impegni nel volontariato, senza nulla pretendere.

Un militante leghista

18 luglio 2014