A Calolzio il Comune “cancella” papà e mamma: genitore 1 e 2
CALOLZIO ANTIFAMILY. Calolzio - Il verbo di Cécile Kyenge arriva sotto il Resegone: a Calolzio, come accade in altre città a guida Pd, gli scolari "perdono" papà e mamma, soppiantati dagli antidiscriminatori ed onnicomprensivi genitore 1 e genitore 2. Secondo il sindaco Valsecchi, non è il caso di farne un dramma.
SPIEGAZIONI AL SINDACO. «Alcuni genitori di alunni delle scuole di Calolziocorte hanno segnalato che i moduli di iscrizione al servizio mensa per l’anno scolastico 2014-2015 distribuiti dal gestore del servizio riportano l’indicazione “Dati Genitore 1/ Dati Genitore 2”, dove generalmente sono indicate le generalità di mamma e papà»: così Marco Ghezzi, capogruppo della Lega nord in Comune, ha chiesto spiegazioni al sindaco durante la seduta consiliare di ieri sera.
FATTO IRRILEVANTE. «L’amministrazione comunale - afferma Ghezzi - ha risposto di essere a conoscenza del fatto ma di non considerarlo rilevante». Secondo Cesare Valsecchi e i suoi, la «scelta tecnica» sarebbe partita dalla società Dussmann, che si occupa del servizio, e che si sarebbe scoperta in sintonia con l'idea dell'ex ministro Kyenge.
AFFATTO CONTRARIA. Una spiegazione che non convince il capogruppo leghista: «La sensazione è che l’amministrazione comunale non sia affatto contraria da un punto di vista politico a questo modo di identificare mamma e papà». E come potrebbe esserlo, visto che la propria parte politica sta applicando la linea Kyenge in numerose città dove governa?
MESSAGGIO SBAGLIATO. «Noi invece ribadiamo - conclude Ghezzi - che la famiglia tradizionale, da sempre costituita da una mamma e un papà, vada salvaguardata a tutti i costi». Secondo Ghezzi, l'adozione di terminologie cone genitore 1 e genitore 2 al posto di padre e madre rappresenta un «artificio tecnico» per far passare «un messaggio sbagliato» e innaturale, come quello della figliolanza tra persone dello stesso sesso.
30 maggio 2014