Lecco, sala piena in attesa di Manifesta
Lecco (Lècch) – Sala piena per il primo appuntamento del ciclo "Aspettando Manifesta". Un centinaio di lecchesi hanno assistito al convegno “Il welfare come bene comune”, alla presenza di politici, esperti ed operatori del Terzo settore, intervenuti in materia di volontariato.
BENE COMUNE. Partecipazione e interesse per il convegno dal titolo “Il welfare come bene comune”, andato in scena venerdì presso la sala convegni dell'Ance di Lecco. Piatto forte dell'incontro, l'intervento della professoressa Chiara Saraceno, ordinario di Sociologia della Famiglia alla facoltà di Scienze Politiche di Torino, che ha catalizzato l’attenzione della. Sono, inoltre, intervenuti: Angelo Vertemati, presidente So.le.vol.; Guido Agostoni, presidente del consiglio di rappresentanza dei sindaci della Provincia di Lecco; Massimo Giupponi, direttore sociale Asl Lecco; Antonio Conrater, assessore ai Servizi alla persona e alla famiglia, Politiche giovanili, Lavoro della Provincia di Lecco; Gabriele Marinoni, presidente del consorzio Consolida.
PERCORSO D'AVVICINAMENTO. L’iniziativa si colloca nel ciclo di appuntamenti “Aspettando Manifesta”, che introducono alla kermesse del volontariato in calendario da venerdì 16 a domenica 18 maggio presso il Palataurus di Lecco. «L’intervento di oggi - ha infatti spiegato Angelo Vertemati aprendo l'incontro - si propone di costruire un percorso di avvicinamento a Manifesta, affrontando già a partire da oggi le principali tematiche sociali. Credo fermamente che il fattivo confronto tra i relatori istituzionali di questo tavolo sia necessario per dare avvio alla creazione di un vero welfare di tutti e per tutti. Questo è il tema di oggi e sarà il filo conduttore di Manifesta 2014».
FATTORE INDISPENSABILE. Leit motiv ripreso e ampliato dalla Saraceno: «Il welfare come bene comune - ha detto - è anzitutto un fattore indispensabile per lo sviluppo della nostra società, troppo spesso messo in secondo piano rispetto ad altre tematiche. Inoltre il welfare così inteso deve essere una pratica comune che coinvolga tutti noi, sia in veste di cittadini attivi che in quanto membri di una collettività». E il Terzo settore, ha concluso la docente, «gioca un ruolo fondamentale nell'educare a questo genere di welfare».
Nella foto-galleria: pubblico e relatori all'incontro.
3 marzo 2014