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Spedizione punitiva a Calolzio: immigrati picchiano un lecchese

Calolziocorte (Calòls) - Una spedizione punitiva in piena regola è andata in scena nel centro di Calolziocorte, dove un nutrito gruppo di immigrati extracomunitari ha tentato di aggredire un lecchese minorenne. Il ragazzo sarebbe finito nel mirino degli stranieri per futili motivi. Nell'agguato ha, invece, avuto la peggio il fratello maggiore che cercava di difenderlo.

PARENTI E AMICI. Uno studente lecchese, che frequenta un istituto di Calolziocorte, pare sia diventato il bersaglio di una "famiglia" di stranieri insediatisi sul territorio. La colpa del ragazzo sarebbe quella di aver mostrato dell'interesse per una giovane extracomunitaria: quanto basta per indurre alcuni facinorosi, presumibilmente parenti e amici della ragazza, a dargli una lezione. Queste, almeno, voci e ipotesi sul motivo dell'aggressione avvenuta in centro a Calolzio: al momento di sicuro c'è solo pestaggio.

SCORTATO DAL FRATELLO. Gli stranieri sono passati alle vie di fatto lunedì nel primo pomeriggio, ma in precedenza non sarebbero mancate neppure le minacce, visto che il giovane era costretto a farsi "scortare" dal fratello a scuola. Il più anziano dei due ragazzi è stato duramente percosso. Ancora frammentarie e in attesa di conferme le prime informazioni, mentre domani la Polizia locale calolziese, che sta indagando sulla vicenda, sarà in grado di fornire un quadro più preciso di quanto avvenuto.

PESTATO A SANGUE. La prima reazione politica al fattaccio giunge da Pamela Maggi e Carlo Dalmasso, a nome dei militanti calolziesi di Fratelli d'Italia-An. «Rimaniamo sconcertati - affermano i due esponenti locali di FdI - nell’apprendere quanto accaduto ieri a Calolziocorte, dove, in pieno giorno, si è consumata una violenza inqualificabile. Vicinissimi al centro della città e a due passi dal municipio, un numeroso gruppo di ragazzi, avrebbe aggredito un coetaneo per futili motivi, pestandolo a sangue e poi costringendolo alla fuga insieme ad alcuni amici».

CADUTE NEL VUOTO. Pur «non volendo assolutamente polemizzare sull’origine straniera degli aggressori - proseguono - ci rendiamo conto che episodi come questo rischiano di minare fortemente il già difficile processo di integrazione». I rappresentanti di FdI concludono accusando l'attuale amministrazione di aver lasciato cadere nel vuoto le loro esortazioni ad agire per garantire una maggior sicurezza ai cittadini.

25 febbraio 2014