Cari politici della “casta”, imparate l'onestà dal partigiano di Barzanò
Lecco - Egregio direttore, dopo aver letto il tuo articolo (nella rubrica Inter Nos) mi è ritornato alla mente il libro di Irene Crippa che narra le azioni dei partigiani della Brianza lecchese, dove si descrive un partigiano di Barzanò, Carlo Besana, addetto a rifornire i partigiani nascosti in Valsassina.
Nella sua casa transitava ogni genere di viveri che lui stesso provvedeva a portare in montagna a piedi o in bicicletta. Un duro ma anche un puro, che davanti alla richiesta della sorella, di togliere da un sacco un po' di farina per sfamare la madre, rispose deciso: “Tutto quello che è stato raccolto per i partigiani deve andare ai partigiani che stanno lottando per una giusta causa, nemmeno un pugno di farina deve essere tolta a quei ragazzi nascosti in montagna. Non hai vergogna di rubar loro anche solo un boccone o una briciola?”.
Carlo fu ucciso dai tedeschi assieme al fratello sopra Introbio. Questo era lo spirito che animava la Resistenza cari politici, i sacchi di soldi (non farina) datevi in consegna dagli Italiani sono usciti vuoti dal Palazzo del potere e non vi siete degnati nemmeno di lasciarne una manciata a noi poveri Cristi. Più che spirito della Resistenza, la vostra sembra essere appartenenza al gruppo Resistere Resistere Resistere. Una profonda riflessione sarebbe opportuna da parte di tutti voi e se vi rimane un briciolo di dignità, la fine di Giuda sarà il vostro riscatto. Distinti saluti.
Claudio Ratti
10 novembre 2013