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Lecco, i commercianti piangono sul canone

Lecco - Adesso i commercianti "piangono" per il cosiddetto canone concessorio non ricognitorio, cioè la gabella dovuta annualmente per le occupazioni del demanio e del patrimonio stradale. Oltre alle proteste della categoria, c'è il caso particolare di Giuliano Isimbaldi, socio del ristorante La Tavernetta di Mandello.

VERANDA DEL RISTORANTE. Isimbaldi spiega di dover pagare una discreta cifretta per la veranda abbinata al ristorante che, afferma, "insiste su un terreno privato". Un errore? Sta di fatto che al socio della Tavernetta è stato presentato un conto di 20 euro al mq per 62 mq.

PROTESTA IN PROVINCIA. "Ho chiesto agli uffici provinciali - racconta - ma non mi sanno dare risposte e anzi mi hanno detto che non sono a conoscenza delle motivazioni. Ho contattato anche Areariscossioni ma anche lì niente". Giualiano Isimbaldi protesta contro la Provincia. "Innanzitutto - afferma - contesto la decisione di fare pagare questa tassa. E mi chiedo: quante altre amministrazioni provinciali hanno preso questa decisione? A che cosa servono questi soldi? Come si fa a pensare di mettere le mani nelle tasche di chi ha un un’impresa e dà lavoro proprio oggi in piena crisi? E’ una cosa inaccettabile: anche se i termini di pagamento erano entro il 31 maggio ho deciso di non pagare! E non ho alcuna intenzione di farlo nemmeno in  futuro”.

TASSA ASSURDA. Quindi il ristoratore chiama a raccolta i colleghi commercianti che non vogliono pagare l'odiato canone: "Sono arrabbiato ma non mi arrendo. E mi piacerebbe che altri commercianti si unissero per una protesta ancora più incisiva: la tassa è assurda, così come è assurda la mancanza di spiegazioni. I negozianti devono fare sentire la loro voce”.

Nella foto: Giuliano Isimbaldi.

26 giugno 2013