A Lecco immigrati senza lavoro Straniero il 20% dei disoccupati
IMMIGRATI? ORA BASTA. Lecco – Sale il numero dei disoccupati nel Lecchese, trend negativo che colpisce anche gli immigrati stranieri: almeno uno su 5 è presente sul nostro territorio senza lavorare. Come dire che di stranieri non c'è più bisogno. Ancora in crescita anche il numero dei giovani lariani che non trovano un posto e il devastante fenomeno di quanti semplicemente rinunciano a cercarsi una collocazione.
NON C'E' POSTO. Nel Lecchese il tasso di disoccupazione giovanile è cresciuto di oltre due punti percentuali. Non c'è più posto neppure per gli extracomunitari, con un tasso di disoccupazione intorno al 20%. La presenza degli stranieri era giustificata dalle attività lavorative che gli italiani non volevano più fare (almeno a certi compensi): ora quei posti di lavori non sono più disponibili. Questo il quadro dell'occupazione lecchese al tempo della crisi secondo il 3° Rapporto annuale dell’Osservatorio provinciale del Mercato del lavoro.
CRISI OCCUPAZIONALE. Il Rapporto, realizzato da Camera di Commercio, Provincia e Network Occupazione Lecco, è stato presentato venerdì scorso di fronte a Prefetto, Questore di Lecco, numerosi amministratori del territorio ed esponenti del sistema associativo, della scuola e delle organizzazioni sindacali, presso la Sala Arancio della Casa dell’Economia. Lo studio certifica, con numerosi dati e statistiche, la grave crisi occupazionale venutasi a creare sul nostro territorio.
NON SI CERCA PIU' IL LAVORO. Il vice-presidente della Camera di Lecco, Arnaldo Redaelli, ha infatti sottolineato come “il tasso di disoccupazione giovanile è cresciuto di oltre due punti percentuali (dal 20,8% del 2010 al 23,2% del 2011)". Ma il dato più sconvolgente è la crescita esponenziale della percentuale delle persone che non lavorano e nemmeno cercano un lavoro: "Nel 2008 - spiega Redaelli - esse rappresentavano il 3,3% delle persone tra 15 e 24 anni residenti in provincia di Lecco, ora il dato si è attestato al 14,2%”.
CASSA INTEGRAZIONE +7%. Nel 2012 il numero degli occupati è diminuito di circa 1.500 unità, portando il bilancio della crisi oltre la soglia delle 6.000 persone che hanno perso il posto di lavoro. Ancor più consistente è l’aumento delle persone in cerca di occupazione che nel 2012, sia nei dati elaborati dall’Istat che in quelli dei Centri per l’Impiego, sfiorano le 2.000 unità. Come se non bastasse, nel Lecchese la cassa integrazione ha superato il livello dei 15 milioni di ore autorizzate, registrando un aumento del 7% rispetto all’anno precedente. Rimangono negative anche le previsioni per il 2013: le imprese segnalano fabbisogni di personale molto contenuti e, il più delle volte, non sufficienti a compensare il turnover degli organici.
19 marzo 2013