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Linee Lecco, Parolari a Brivio: “Nessuna ragione per vendere”

Lecco - Un colpo di mano del leghista Stefano Parolari impantana il provvedimento che avrebbe portato alla vendita di Linee Lecco. La fine della società pubblica, per ora solo rimandata, aprirebbe incognite sui costi e sulla qualità di un servizio che potrebbe rispondere a logiche e interessi di mercato. E Parolari protesta: "Vendere non ci conviene".

TRADIMENTO MORALE. Nei giorni scorsi Ezio Venturini di Italia dei valori se l'era presa con i suoi compagni di maggioranza denunciando il "tradimento morale" del sindaco piddino Virginio Brivio. "Tradimento - aveva dichiarato - nel principio di salvaguardare gli interessi della popolazione lecchese, e quello ancor più grave un alto tradimento nei confronti di 27 milioni di Italiani di Italiani che tramite il referendum del 12 e 13 giugno 2011 hanno abrogato le norme che prevedevano la cessione al mercato dei servizi pubblici locali di rilevanza economica".

TUTTO RINVIATO. Dalle parole ai fatti. Il programma della giunta Brivio è saltato a causa di una ventina di emendamenti presentati dalla Lega Nord all'ordine del giorno sull'alienazione di Linee Lecco. Se discussi e votati, avrebbero messo in difficoltà la maggioranza di sinistra, nel cui interno si sono registrati dintinguo e spaccature. Sta di fatto che il presidente del Consiglio, Alfredo Marelli, ha deciso per la ritirata del provvedimento, allo scopo dichiarato di domandare pareri ai revisori dei conti. Tutto rinviato, dunque, ad una delle prossime sedute. Almeno per il momento, i soldi dei cittadini sono salvi.

LA PROTESTA DI PAROLARI. Sullo sfondo della vicenda resta controversa e la scelta di vendere l'azienda lecchese dei trasporti. "Basta scuse - afferma Stefano Parolari -: la Lega Nord chiede chiarezza sulle ragioni di questa decisione della giunta Brivio. Allo scopo avevo presentato un corposo documento generale, se non fosse stato votato si sarebbe passato alla discussione di 17 emendamenti. Così non è stato, vedremo nelle prossime sedute". Secondo l'esponente del Carroccio l'azienda non avrebbe alcuna necessità di essere venduta.

I VERI PROPRIETARI. Men che meno si possono invocare ragioni di bilancio: "Ora Linee Lecco gestisce anche i parcheggi comunali - sottolinea Parolari - una fonte sicura e apprezzabile di introiti, un allettante business per chi compra questa azienda e un pessimo affare per chi la cede. Inoltre, non dimentichiamo che le aziende di trasporti locali, pubbliche o private che siano, beneficiano di contributi pubblici. Questa società è stata costruita dagli anni Sessanta coi soldi dei lecchesi, noi vogliamo che resti ai suoi veri proprietari: il territorio e i cittadini lecchesi".

Nella foto: un parcheggio cittadino gestito da Linee Lecco.

13 marzo 2013