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Povera Provincia di Lecco... Rossi scende e lei assomiglia a un tassì

Lecco - Che non fosse più tempo di sangue versato per la Patria ce n'eravamo accorti da un pezzo, tuttavia riesce sempre difficile mandar giù il fatto, ricorrente, che chi si occupa di politica "dimentichi" di mettere la res publica prima di sè stesso. Non c'è bisogno di scomodare i classici, nè la retorica o l'ideologia, per convenire che se taluno ricopre una carica pubblica dovrebbe porre in secondo piano le proprie ambizioni e i propri interessi, benchè del tutto legittimi.

PAR CONDICIO. Non ci piace, dunque, quel che accade alla Provincia di Lecco, con gli assessori che lasciano l'incarico a mandato in corso. Qualcuno sogna il "paradiso" romano; qualcun altro, il canoista Antonio Rossi, se ne va perchè la par condicio del periodo elettorale gli avrebbe fatto saltare un contratto televisivo. Come ha reagito Daniele Nava? Forse sì è imbufalito vedendo in quanta considerazione viene tenuta la barchetta della Provincia di Lecco dai suoi stessi timonieri?

CAPRA E CAVOLI. Niente di tutto questo. Nava ha lodato Rossi precisando che "terminata la campagna elettorale, gli proporrò di tornare a ricoprire l'incarico di assessore". Così il canoista salverebbe capra e cavoli, contratto televisivo e scranno, avendo la possibilità di salire e scendere da Villa Locatelli. Come dal tassì.

Giulio Ferrari

10 gennaio 2013