Panzeri, re degli Ottomila, racconta il Dhaulagiri
Lecco - Nella sede dell'Acel Service, main sponsor della spedizione sul Dhaulagiri, si assiste al racconto di una grande avventura: Mario Panzeri di ritorno dalla conquista del suo quatttordicesimo Ottomila narra l'epica impresa nepalese.
LA SPONSORIZZAZIONE PIU' BELLA. "La nostra più bella sponsorizzazione", la definisce il presidente di Acel Service Angelo Fortunati, pensando all'impegno che la società energetica lecchese si è assunta nella valorizzazione e sostegno delle eccellenze del territorio. E che Mario Panzeri sia uno scalatore "eccellente" lo si capisce dall'umiltà di come si racconta il conquistatore di tutti gli Ottomila del mondo.
GUARDATO DA LASSU'. Panzeri ricorda di come ha lottato, con la sua squadra di valorosi, contro il vento tagliente, il rischio di congelamento, le pareti ripidissime, persino una valanga scampata per un breve ritardo e la "carezza" dei fulmini in un cielo da toccare col dito. Ci ha messo tutto del suo, a partire dalla rinuncia all'ossigeno. Eppure, nel commiato alle vette "irraggiungibili", l'alpinista lecchese si inchina alla provvidenza: "Ora basta 8000, sono stato fortunato anche grazie agli amici che mi hanno guardato da lassù". Ed Emilio Aldeghi presidente del Cai di Lecco, scrolla il capo per una certa tiepidezza lecchese di fronte a un personaggio così: "Non so - commenta - se basterà dirgli grazie".
Nella foto: la targa che l'Acel ha dedicato a Mario Panzeri.
25 maggio 2012