Lecco, assalto "antifa" al Comune «Gattinoni non ha condannato»
Lecco (Lècch) - Nella serata del 28 aprile, mentre si commemoravano 16 militari della Repubblica Sociale fucilati a Lecco dai partigiani, gruppetti di "antifa" hanno inscenato un folle attacco al Municipio, dove era in corso il Consiglio comunale (che è stato sospeso), scontrandosi con la Polizia. La leghista Bettega sottolinea che, alla ripresa dei lavori, il sindaco Gattinoni non ha condannato l'assalto.
Negli anni passati la commemorazione dei 16 soldati fascisti, fucilati allo stadio cittadino con una falsa accusa e picchiati a sangue prima di essere ammazzati, si è sempre svolta senza strumentali clamori.
Quest'anno, la sinistra ha creduto utile alimentare, in chiave anti governativa, un clima da tifoserie calcistiche. Così a Lecco Pd e Anpi hanno dato vita nel pomeriggio a un "presidio antifascista", a cui anche il sindaco Mauro Gattinoni e vari membri della sua giunta hanno pensato bene di andare in visita.
Dal presidio si sono staccati alcuni esagitati che hanno tentato di venire a contatto con le persone intente a commemorare i caduti. Non riuscendo nel loro proposito, a causa del consistente schieramento di Polizia, alla fine gli "antifa" hanno deciso di assaltare il Municipio, dove si stava svolgendo il Consiglio comunale.
A Lecco il livore sparso a piene mani sui social è tracimato dalle tastiere alla strada, prendendo di mira il Consiglio comunale che della democrazia e della città dovrebbe essere uno dei luoghi più rappresentativi.
Qui pochi poliziotti in tenuta anti sommossa hanno bloccato l'ingresso del Comune ad alcune decine di manifestanti, respingendo a manganellate i ripetuti sconsiderati attacchi: uno spettacolo umiliante per l'intera città.
«Un episodio che in quasi 30 anni di presenza a Palazzo Bovara non avevo mai visto - commenta la capogruppo leghista Cinzia Bettega -. Alla ripresa della seduta consiliare il sindaco Mauro Gattinoni non ha detto una parola per commentare. Un mutismo imbarazzante».
29 aprile 2025