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A “ViviLago” affiorano virtù e pecche del Lario

Varenna - ViviLago, il primo studio di marketing territoriale italiano applicato ad un sistema lacustre (il lago del Lario) è stato presentato a Villa Monastero, nel corso del convegno nazionale “Terre di Lago”. Un folto pubblico ha partecipato al simposio, patrocinato da ministero dell’Ambiente, Regione Lombardia, Provincia di Como, Provincia di Lecco e Comune di Varenna.

PRIMO REALIZZATO. ViviLago nasce dalla collaborazione tra Cobat-Consorzio nazionale raccolta e riciclo e il Ge.S.Di.Mont-Centro interdipartimentale di Studi Applicati per la Gestione sostenibile e la difesa della montagna della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano, coordinato dai docenti Mario Polelli e Stefano Corsi. Di durata triennale, lo studio di marketing territoriale applicato al lago del Lario è il primo mai realizzato in Italia finalizzato alla promozione e alla valorizzazione di uno dei territori più belli del nord Italia. Il progetto è estendibile a tutti i laghi italiani, che rappresentano un patrimonio storico, artistico, naturalistico e culturale ancora inespresso ma che va valorizzato.

LO STUDIO. Il progetto ViviLago consiste nella redazione di un piano di marketing territoriale in grado di determinare e comunicare agli amministratori e agli stakeholders locali le migliori strategie di sviluppo sostenibile e di valorizzazione del Sistema Lario. Lo studio è stato realizzato partendo dall’analisi delle caratteristiche del territorio, evidenziando e riportando alla luce le valenze storiche, ambientali, sociali, economiche, produttive e turistiche del lago Lario. Nei tre anni dedicati alla realizzazione del progetto l’attenzione è stata rivolta al potenziamento e al consolidamento dei punti di forza dell’economia lariana e alla pianificazione di interventi mirati sui punti di debolezza, al fine di identificare le linee strategiche capaci di favorire opportunità di crescita e analizzare i punti critici del sistema anche rispetto ai suoi diretti competitors. Questa ricerca non tiene conto dei confini amministrativi ma prende in considerazione il Sistema Lario nel suo complesso, costituito dalla sponda comasca e dalla sponda lecchese.

BENCHMARKING. Una parte dello studio è stata, infatti, dedicata al benchmarking, la metodologia utilizzata per la valutazione del livello di competitività del sistema territoriale del Lario messo a confronto con il Garda e il Maggiore. È emerso che tra i punti di forza figurano il lavoro, l’elevato livello di istruzione superiore e laurea, la vicinanza a Milano, che nel lungo periodo potrebbe portare all’inglobamento del Lario nell’area metropolitana. Sul versante delle opportunità da preservare la presenza di risorse naturali, un patrimonio da salvaguardare e da tutelare. L’unico punto di debolezza è relativo al settore demografico (spopolamento, invecchiamento della popolazione) mentre un settore da sviluppare è quello turistico (carente soprattutto sul versante delle strutture ricettive), più forte in altre realtà, come quella del Garda.

SENZA SCOPO DI LUCRO. “Abbiamo voluto fortemente sostenere - ha dichiarato Giancarlo Morandi, presidente di Cobat - questo progetto di ricerca triennale, senza scopo di lucro, ViviLago perché in linea con i valori che ispirano la nostra attività su tutto il territorio italiano: la difesa dell’ambiente e la sua valorizzazione in un’ottica di assoluta sostenibilità. ViviLago rappresenta, infatti, uno studio completo ed articolato che supporta le amministrazioni locali in una gestione corretta e una promozione sostenibile del Sistema lariano. Ci auguriamo che questo studio possa in breve tempo essere applicato ad altri sistemi lacustri, una risorsa inestimabile del nostro patrimonio nazionale, un enorme potenziale economico, culturale e turistico non ancora completamente espresso”.

TURISMO STRATEGICO. “I risultati del progetto ViviLago - ha dichiarato Mario Polelli, Ge.S.Di.Mont-Centro interdipartimentale di studi applicati per la gestione sostenibile e la difesa della Montagna della facoltà di Agraria dell’ Università degli Studi di Milano - sono la sintesi di un ampio ed articolato percorso di ricerca durato tre anni. Partendo dall’analisi storica e territoriale, abbiamo preso in esame la competitività del Sistema lariano, la sintesi delle peculiarità e della capacità di confrontarsi con territori concorrenti. Accanto allo sviluppo economico è stata, poi, analizzata la sostenibilità, l’impronta ecologica dell’area. Infine il ruolo preminente e strategico del turismo, oggetto dell’ultima fase di analisi. L’ingente lavoro svolto - ha concluso Polelli - potrà rappresentare uno strumento innovativo e dinamico per la promozione dei territori in un’ottica di competizione globale e sostenibilità e di supporto alle decisioni degli amministratori pubblici, oltre che di confronto per gli operatori turistici”.

Nella foto: un momento dell'evento.

19 aprile 2012