Osnago, intervento "deodorante" da 130mila euro al depuratore
Osnago (Usnach) - A corredo delle varie opere di adeguamento della linea fanghi del depuratore di Osnago, eseguite tra il luglio 2019 e il maggio 2022, e dal valore di 940.000 euro vi è stato l’intervento di installazione dei sistemi di trattamento aria Biotrickling per la deodorizzazione dell’aria, che hanno il compito di abbattere le emissioni odorigene e quindi di ridurre i disagi causati dai forti odori in uscita dall’impianto.
Si tratta di un sistema circolare di abbattimento odori di ultima generazione ad elevate prestazioni, composto da un letto filtrante, al cui interno vengono trattate le emissioni provenienti dalla sezione di trattamento fanghi, convogliate tramite dei ventilatori.
Parallelamente, con sistema di lavaggio controcorrente, l’aria viene irrorata e irrigata dall’acqua in modo da dissolvere i gas maleodoranti nella fase liquida. L’aria, ora deodorizzata, viene scaricata in atmosfera attraverso la superficie superiore del biofiltro ed il camino.
A livello di prestazioni, gli abbattimenti odorigeni garantiti dal presidio di trattamento possono raggiungere sino al 99,5%, che può essere incrementato con ulteriori trattamenti successivi. Gli interventi, dal valore di circa 130.000 euro, sono iniziati durante il 2019. Si tratta di un sistema circolare di abbattimento odori di ultima generazione ancora più innovativo rispetto a quelli presenti negli altri impianti di depurazione.
Infatti, i depuratori di Bellano, Lecco e Mandello utilizzano una tecnologia diversa, sempre al 100% naturale, con un supporto costituito da gusci calcarei di conchiglie, sulle quali si trova una particolare fauna microbica, che ossidano e metabolizzano le sostanze odorigene. Per quanto riguarda invece l’impianto di Olginate, il sistema di trattamento aria è costituito da due abbattitori a carboni attivi, formati da materiale granulare in grado di assorbire le molecole odorigene.
Grazie alla loro composizione di atomi di carbonio vegetale o minerale, sono in grado di assorbire le emissioni inquinanti. Quello di Calolziocorte è invece un biofiltro tradizionale, il cui letto filtrante è composto da materiale biologico che utilizza come sopporto vegetale diverse ramaglie, tra cui compost verde e corteccia di latifoglie triturate. Per concludere, l’impianto di Nibionno ha invece un letto filtrante composto da materiale di derivazione vulcanica denominata Biopor.
8 agosto 2022