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Api Lecco rivela: "Intelligenza artificiale? Nelle aziende c'è già"

Lecco (Lècch) - Intelligenza artificiale, un tema che affascina e spaventa al tempo stesso. Ma non si tratta di fantascienza, bensì di una realtà prossima ventura. E al seminario di Api Lecco-Sondrio si rivela che nelle nostre aziende è già presente, anche se manca un regolamento europeo.

La questione intelligenza artificiale è stata affrontata ieri sera al Planetario Città di Lecco, in un incontro concluso dall’osservazione in cupola guidata dal Gruppo Astrofili Deep Space.

Sala piena per l'appuntamento organizzato da ApiTech, la pmi innovativa di Api Lecco Sondrio e Digital Innovation Hub di Confapi, dal titolo: "L’intelligenza artificiale entra in officina. Sentiamo parlare di intelligenza artificiale e ChatGPT ma come cambieranno il mondo del lavoro?".

Il referente scientifico di ApiTech, Carlo Antonini, ha introdotto la serata illustrando come già l’intelligenza artificiale sia presente nelle nostre aziende: "Le nostre imprese - ha detto - sono fortemente innovative: come ApiTech da anni siamo presenti sul territorio supportandole nei loro processi di crescita sotto qualsiasi aspetto".

Un esempio pratico di applicazione dell’intelligenza artificiale è stato presentato da Giovanni Todeschini, amministratore delegato della Todema, di Cesana Brianza. "Da noi l’intelligenza artificiale applicata al settore sanitario è già realtà. Abbiamo realizzato un robot che permette di evitare sprechi e velocizzare all’interno degli ospedali la distribuzione dei farmaci ai pazienti. Il robot riconosce il farmaco dal blister e taglia solo le pillole necessarie, riuscendo così a riutilizzare il resto del blister che altrimenti andrebbe buttato".

Nella serata è stata affrontata anche la nota questione ChatGpt, con la professoressa Gabriella Pasi del Dipartimento di informatica, sistemistica e comunicazione della Bicocca di Milano che ha condivisa la necessità dell'intervento del Garante. "Andrà fatta - ha commentato - tanta educazione prima di poter usare questo mezzo, soprattutto tra i giovanissimi e il Governo dovrà essere in prima linea per far comprendere come utilizzare correttamente questo strumento".

L'intelligenza artificiale, infatti, non offre solo opportunità, ma comporta anche gravi rischi riconosciuti a livello internazionale. "Molto probabilmente entro un anno - ha detto il professore e avvocato Luca Boggi -, avremo un regolamento europeo chiaro. Si sta andando verso la classificazione dell’intelligenza artificiale in tre livelli: intelligenza artificiale approvata bollino verde, potenzialmente pericolosa bollino arancione e fortemente pericolosa bollino rosso vietata".

Nella foto: un momento dell'incontro

14 aprile 2023