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Bellano, 120 anni per mantenere la promessa sul passaggio a livello

Bellano (Belàan) - Una amministrazione comunale mantiene la promessa fatta dai predecessori 120 anni fa: opera attesa da decenni, anzi da oltre un secolo, l’eliminazione del passaggio a livello di Bellano si fa più vicina. Si prevede, infatti, che possa diventare realtà entro l’inizio del 2024.

“Martedì 20 aprile, in una seduta di Giunta che si potrebbe definire storica, è stato approvato il progetto definitivo per la soppressione del passaggio a livello”, annuncia il sindaco Antonio Rusconi, che accompagna la comunicazione con una curiosità: “In questi giorni abbiamo trovato un documento datato 1901, in cui la minoranza consigliare accusava l’amministrazione comunale di allora di non essersi impegnata per eliminare il passaggio a livello. Oggi, 120 anni dopo, finalmente, l’amministrazione comunale di Bellano, in collaborazione con Regione Lombardia, Rfi, e altri enti in sinergia, è arrivata a un punto di svolta”.

Il Comune di Bellano ha già provveduto a dichiarare la pubblica utilità dell’opera e ad avviare l’iter per la variante al Pgt, che dovrebbe concludersi entro tre mesi. Il progetto definitivo è stato commissionato dal Comune a Rfi. Una volta ricevuto nell’agosto 2020, il Comune si è occupato di convocare la conferenza di servizi, che ha avuto esito positivo, e ad ottenere il consenso delle aree necessarie dai privati, tra cui Eni, che dovrà sopprimere l’area di servizio sulla provinciale 72. Rfi si occuperà invece ora di imbastire le gare per l’affidamento dei lavori.

Sarà poi stipulata una convenzione fra Rfi, Comune, Regione, e Anas, in base alla quale Rfi realizzerà l’opera e successivamente la cederà ad Anas. Al Comune di Bellano, invece, saranno cedute le aree residuali e il tratto di Strada Provinciale 62 compreso fra via XX Settembre (Sp72) e l’attuale passaggio a livello.

“L’opera, che richiederà un investimento di 5milioni 100mila euro (2 milioni della Regione Lombardia e altri fondi di Rfi), avrà la durata di 15/18 mesi. Si prevede che possa essere consegnata fra la fine 2023 e inizio 2024. La strada è ancora lunga, ma le basi sono ormai gettate e l’obiettivo è condiviso!”, commenta infine Rusconi.

Nella foto: il documento del 1901

22 aprile 2021