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Roma ci ripensa: le piste da sci restano chiuse fino al 5 di marzo

Lecco (Lècch) - Un voltafaccia dell'ultimo minuto gela i gestori degli impianti sciistici che, in questi giorni, si sono prodigati per riaprire dal 15 febbraio in sicurezza: tutto bloccato dal provvedimento di Roberto Speranza (Liberi e Uguali), ministro della Salute nel governo Conte e confermato da Mario Draghi nel medesimo ruolo.

Salta l'annunciato riavvio degli impianti valsassinesi: l'ordine firmato da Speranza vieta lo svolgimento delle attività sciistiche amatoriali fino al 5 marzo 2021. "Nel verbale del 12 febbraio - spiega una nota del ministero -, il Comitato tecnico scientifico, con specifico riferimento alla riapertura degli impianti sciistici nelle Regioni inserite nelle cosiddette aree gialle, afferma che allo stato attuale non appaiono sussistenti le condizioni per ulteriori rilasci delle misure contenitive vigenti, incluse quelle previste per il settore sciistico amatoriale".

Roma locuta est, causa finita est? Neanche per sogno: il presidente della Regione Lombardia viene informato della marcia indietro governativa a poche ore dal previsto via libera e la prende male. "Trovo assurdo - protesta Attilio Fontana - apprendere dalle agenzie di stampa la decisione del ministro della Salute di non riaprire gli impianti sciistici a poche ore dalla scadenza dei divieti fin qui in essere, sapendo che il Cts aveva a disposizione i dati da martedì, salvo poi riunirsi solo sabato".

"Una decisione dell’ultimo secondo - conclude Fontana - che dà un ulteriore colpo gravissimo a un settore che faticosamente ha riavviato la propria macchina organizzativa. Ancora una volta si dimostra che il sistema delle decisioni di settimana in settimana è devastante sia per gli operatori, sia per i cittadini. Solo sette giorni fa lo stesso Cts nazionale aveva dato il via libera a un regolamento molto severo per poter riaprire: su quella base avevamo consentito la riapertura".

14 febbraio 2021