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Baristi dalla Brianza al Pirellone: chiedono aiuto per non sparire

Lecco (Lècch) - Ristoratori e baristi in corteo dalla Brianza al Pirellone per protestare contro la chiusura delle loro attività decisa dal governo romano. L'incontro con alcuni esponenti regionali della Lega che hanno espresso "piena e convinta solidarietà a una categoria fra le più colpite dalle norme anti-Covid".

Ad incontrare i ristoratori e baristi brianzoli sotto Palazzo Lombardia, arrivati a Milano con un corteo di auto partito stamattina dalla Brianza, c'erano l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Guido Guidesi e i consiglieri regionali Alessandro Corbetta e Gianmarco Senna.

"La protesta del mondo della ristorazione è più che giustificata e non può lasciare indifferenti. E’ un grido di dolore che va raccolto e va amplificato - commenta Corbetta -. La chiusura forzata di bar e ristoranti ha un impatto devastante non solo sullo specifico comparto ma su tutta la filiera produttiva agroalimentare e naturalmente sotto il profilo occupazionale. Noi riteniamo che queste categorie debbano riaprire al più presto nel rispetto dei protocolli e delle misure di sicurezza, a cui i nostri imprenditori hanno dimostrato di ottemperare".

Nell'incontro è stata denunciato il paradosso di una situazione che consente ad altri tipi di attività, dove le possibilità di assembramento sono molto più ampie, di rimanere aperte mentre bar e ristoranti, che devono rispettare tutta una serie di limitazioni a partire da distanze e numero di coperti, sono costretti a non aprire ai loro clienti. “A tutte queste considerazioni – conclude Corbetta – va aggiunto il comportamento inqualificabile del Governo che, a dispetto dei dati, ha voluto inserire la Lombardia in zona rossa, aggravando la già pesante situazione economica della nostra Regione. Un provvedimento punitivo a cui la Regione si è opposta con un ricorso al Tar, che spero verrà valutato positivamente”.

21 gennaio 2021