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Buone feste a chi? Nel Lecchese +245% di cassa integrazione

Lecco (Lècch) - Disastrose conseguenze in provincia di Lecco della pandemia: la richiesta di cassa integrazione è aumentata del 244,9% in un mese. Nel Comasco l'aumento è stato più contenuto: +62,4%. A lanciare l'allame, Salvatore Monteduro, segretario generale Cst Uil del Lario.

Monteduro parla di una "drammatica situazione occupazionale derivante dall’emergenza sanitaria da Covid-19" rilevata dal saldo tra avviamenti e cessazioni al lavoro nel III Trimestre e dei primi 9 mesi del 2020, confrontati con gli stessi periodi dell'anno 2019.

Il divieto dei licenziamenti, sottolinea il sindacalista, ha scongiurato "un disastro occupazionale da proporzioni bibliche. Un intervento legislativo che ha frenato le cessazioni, mentre gli avviamenti sono diminuiti a dismisura nei primi 9 mesi del 2020 rispetto al 2019 penalizzando i rapporti di lavoro a tempo determinato".

Il futuro non è sgombro da incognite. "Purtroppo - prosegue Monteduro -, l’ultimo trimestre che sta per concludersi, con i mesi di ottobre e novembre interessati da nuovi parziali  lockdown delle attività produttive, non fa ben sperare rispetto alla situazione occupazionale. Una conferma è già arrivata in tal senso dall’aumento della richiesta di ore di cassa integrazione nel mese di ottobre rispetto al mese precedente nelle due province: a Como +62,4% e a Lecco +244,9%".

Nella foto (fb), Monteduro durante una riunione in Prefettura.

4 dicembre 2020