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"Discriminati a Natale: il cenone al Sud si fa, il pranzo al Nord no"

Lecco (Lècch) - Schiaffo al Settentrione dal decreto natalizio del premier Conte: i meridionali potranno celebrare la tradizione di Natale coi famigliari mentre i settentrionali dovranno starsene a casa. Una flebile voce di protesta si leva dal presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli.

Il cenone della sera del 24 dicembre, irrinunciabile tradizione meridionale, si potrà fare. Il pranzo di Natale, che unisce le famiglie del Nord attorno all'albero e al presepe, sarà invece proibito. Il divieto di spostamento, deciso dal governo, riguarderà, infatti, il giorno del 25 dicembre e non la Vigilia.

“Prendo atto - afferma Usuelli - delle disposizioni urgenti contenute nel recente decreto legge per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del Covid-19. Allo stesso tempo però non posso esimermi dal sottolineare che il decreto legge introduce una disparità e una discriminazione territoriale e geografica, in quanto le tradizioni nei festeggiamenti del Natale sono diverse a seconda delle zone del Paese".

"In alcune zone d’Italia - prosegue - il Natale si festeggia alla Vigilia, giorno in cui, secondo il decreto, ci si può spostare all’interno della propria regione; in altre zone, tra cui le nostre, il Natale si festeggia il 25 dicembre, giorno in cui è vietato ogni spostamento tra comuni. In pratica, vengono salvaguardate le abitudini e le tradizioni di chi festeggia il Natale alla Vigilia, non quelle di chi lo festeggia il 25 dicembre".

Claudio Usuelli rileva anche un'altra incongruenza. "Inoltre, se uno ha la fortuna di avere i propri cari in un grande comune o città può tranquillamente fargli visita a Natale, mentre chi abita in piccoli comuni come i nostri e ha i propri cari in altri comuni non potrà incontrarli. Ricordo, ad esempio, che la Lombardia ha 1500 comuni, la maggior parte dei quali di piccole dimensioni. Infine, curioso il fatto che per il 31 dicembre non sono previste limitazioni, con buona pace dei territori abituati a festeggiamenti ben adeguati all’occasione".

3 dicembre 2020