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Rivendevano bici prese a nolo: 4 denunciati

Colico (Còlich) - La Polizia di Stato di Pavia ha sgominato una organizzazione criminale specializzata in truffe ai danni di noleggiatori di biciclette. Tra le vittime, anche una attività di Colico.

La Squadra Mobile della Questura da alcuni giorni era sulle tracce di un gruppo composto da 4 soggetti, residenti nella provincia di Pavia e con numerosi precedenti penali e di polizia, sospettati di essere gli autori delle truffe.

Dall'attività di indagine è emerso che il modus operandi della banda era sempre lo stesso: dopo aver individuato la vittima tra i numerosi noleggiatori di biciclette delle località turistiche del nord Italia, i 4 affittavano alcuni velocipedi a pedalata assistita e successivamente, invece di restituirle al termine del noleggio, le caricavano su un furgone per poi portarle in provincia di Pavia e rivenderle ad un prezzo inferiore rispetto al valore di mercato.

Nella giornata di giovedì 1 ottobre, a Colico è stato perpetrato l'ultimo colpo, sempre con la medesima tecnica. Questa volta, però, al loro rientro i malviventi hanno trovato ad attenderli, in provincia di Pavia, gli uomini della Squadra Mobile che, dopo aver fermato il furgone su cui viaggiavano, hanno rinvenuto al suo interno tre biciclette precedentemente noleggiate e mai restituite.

Nel prosieguo dell'attività gli agenti hanno recuperato all'interno dell'abitazione di uno dei componenti del gruppo altre due biciclette che erano state noleggiate il giorno precedente a Diano Marina (IM) ed una terza bici, anch'essa noleggiata nella stessa località ligure e già rivenduta. Nel corso degli accertamenti è emerso che in alcuni casi gli appartenenti al gruppo criminale, a garanzia della restituzione, lasciavano contanti (una modica cifra considerato l'ingente valore di ogni singola bicicletta) e carte di credito prive di disponibilità.

Inoltre, lo stesso furgone su cui viaggiavano i truffatori era stato regolarmente noleggiato e ne era stata omessa la restituzione alla naturale scadenza del contratto. Il mezzo e le biciclette (solo queste ultime del valore complessivo di oltre 25.000 euro), sono stati restituiti al legittimo proprietario, mentre tutti i componenti della banda sono stati deferiti alla competente autorità giudiziaria per i reati di truffa e ricettazione. Sono in corso ulteriori indagini al fine di accertare eventuali altri episodi delittuosi analoghi.

5 ottobre 2020