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Ballabio, insediamento del nuovo Consiglio

Ballabio (Balàbi) - Insediato il nuovo Consiglio comunale di Ballabio. Ne fanno parte, a vario titolo, nove esponenti della lista Nuovo Slancio per Ballabio, che ha espresso il sindaco Giovanni Bruno Bussola, e quattro della formazione perdente Ballabio Futura.

Per Nuovo Slancio sono entrati in Consiglio: Giovanni Bruno Bussola, sindaco; Paola Crotta, assessore al bilancio e vicesindaco; Alessandra Consonni, assessore all’istruzione; Luca Pirovano, assessore all’urbanistica, edilizia privata, lavori pubblici e ambiente; Caterina Longhi, assessore esterno alle politiche sociali; oltre ai consiglieri  Marco Pedrazzini (capogruppo), Matteo Lombardini, Valentina Gerosa, Fabio Ripamonti, Pietro Rolandi. Ballabio Futura è, invece, rappresentata dai consiglieri Manuela Deon, Manuel Tropenscovino, Luca Goretti e Luca Volpe.

Bussola, che ha ringraziato il suo predecessore ed attuale assessore, ha ribadito lo spirito del Nuovo Slancio che, cinque anni fa, Alessandra Consonni ha inteso apportare alla politica ballabiese come volontà di rinnovamento: "Siamo qui perché dobbiamo lavorare tanto e bene: il nostro motto è la politica intesa come servizio per il cittadino. Dobbiamo essere la dimostrazione che fare politica bene è possibile", ha detto il sindaco.

Presenti, in aula consiliare, a "tifare" per la nuova maggioranza vari esponenti della vecchia squadra di Alessandra Consonni: gli ex assessori Stefano Simonetti, Sara Gattinoni e Anna Consonni, l'ex capogruppo Domenico Scala, l'ex consigliera Barbara Crimella, con Alessandro Castagna, tutti a significare il passaggio di testimone di un'esperienza che deve andare avanti.

Nella circostanza che generalmente scorre ovunque in reciproco fair play, Ballabio Futura ha riservato la stravaganza di tre interrogazioni presentate durante il "battesimo" del nuovo Consiglio. Di per sè una sgarberia, resa, per così dire, più grave dalla caricaturale formulazione in dialetto di una delle interrogazioni, che il sindaco avrebbe dovuto leggere prestandosi agli sfottò degli astanti.

Bussola ha rifiutato di stare al gioco, tutelando la dignità dell'istituzione e della stessa lingua locale, e adesso avrà di che riflettere sulla "collaborazione" con una fazione politica lontana le  mille miglia dai valori che il Nuovo Slancio si propone di continuare a incarnare.

10 ottobre 2020