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Gattinoni "chiede asilo" a Lecco, Ciresa lo respinge: "E' confuso"

Lecco (Lècch) - Il candidato sindaco della sinistra Mauro Gattinoni cavalca il desiderio diffuso di ripresa dopo le serrate del Covid e spara una proposta di riapertura degli asili nido per l’11 maggio. Il suo avversario Peppino Ciresa, non gliela fa passare e respinge tra frizzi e lazzi la "richiesta di asilo".

"Leggo con stupore e non poca preoccupazione - commenta Ciresa - la nota con cui la lista civica del candidato delle sinistre Mauro Gattinoni propone la riapertura degli asili nido cittadini tra 4 giorni. Mi auguro sia un fraintendimento frutto della confusione da quarantena". In altri tempi si direbbe un colpo di sole, il candidato del centrodestra attualizza il concetto. "Gattinoni purtroppo dimostra di non avere il senso della praticità e soprattutto della realtà: si rende conto che un’idea del genere coinvolge più di 500 bimbi di un’età in cui il cosiddetto distanziamento sociale è impossibile?".

"E alla tutela degli educatori, ci ha pensato? - rimarca Ciresa – Il candidato delle sinistre sa che negli asili lecchesi ogni sette bambini c’è un educatore? Si rende conto che bisogna aspettare protocolli di valenza nazionale, adeguatamente predisposti, che determinino come affrontare la situazione?". "È evidente - aggiunge - che si tratta di una boutade elettorale, Gattinoni non ha pensato che  per assolvere ai nuovi obblighi dovranno essere fatti degli interventi infrastrutturali importanti, che necessitano di tempo e che sicuramente in pochi giorni non si possono magicamente realizzare? ” chiede il  candidato del centrodestra.

"Sono certo - conclude Peppino Ciresa -, che il silenzio dell’attuale amministrazione, dimostri e certifichi, se davvero ce ne fosse il bisogno, quanto sia un’ipotesi davvero impercorribile questa visione  proposta dalla lista di Gattinoni: un’idea che tra l’altro non fa altro che confondere ulteriormente le famiglie che sono, giustamente, in difficoltà nella gestione dei loro piccoli e alle quali non posso che esprimere la mia solidarietà, in attesa che dagli enti preposti arrivino indicazioni chiare e certe per la gestione dei loro figli".

8 maggio 2020