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Coronavirus, bar aperti oltre le 18 se servono ai tavoli e non al banco

Lecco (Lècch) - Sui bar si allenta la stretta dei provvedimenti anti Coronavirus? Secondo Confcommercio, la Regione Lombardia ammette che i bar e/o pub che fanno servizio al tavolo e non al bancone possono rimanere aperti come i ristoranti.

"Fin da subito - afferma il presidente di Fipe Confcommercio Lecco, Marco Caterisano -, abbiamo espresso dubbi sull’efficacia di disposizioni che contrastavano il contagio con l’imposizione di limitazioni nell'orario apertura: la chiusura solo per i pubblici esercizi alle ore 18 non ci pareva una soluzione. Ora, grazie alle sollecitazioni del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli e al presidente della Fipe Lino Stoppani, abbiamo ottenuto che i bar con i tavoli possano restare aperti dopo le 18, con clienti in numero proporzionale ai posti a sedere disponibili nel locale".

"Il chiarimento - prosegue - è arrivato dal sito della Regione Lombardia: i bar e/o pub che prevedono la somministrazione assistita di alimenti e bevande possono rimanere aperti come i ristoranti, a condizione che sia rispettato il vincolo del numero massimo di coperti previsto dall'esercizio. E' un risultato importante, che va incontro alla nostra richiesta di potere essere equiparati ad altre attività come i ristoranti".

Secondo Confcommercio, la Faq pubblicata sul sito della Regione ricorda inoltre che "l'obiettivo dell'ordinanza che regola le prescrizioni per il contenimento del Coronavirus nelle aree regionali classificate come gialle è quello di limitare le situazioni di affollamento di più persone in un unico luogo. Nei ristoranti può entrare un numero contingentato di persone. Lo stesso, dunque, vale anche per i bar dove ci sono posti a sedere contingentati e che effettuano servizio al tavolo e non al bancone".

26 febbraio 2020