Invia articolo Stampa articolo
A Lecco i rossi inneggiano all'odio ma le Sardine accusano la Lega

Lecco (Lècch) - A Lecco c'è chi tifa per l'odio e lo scrive persino sui muri, anche quello a poca distanza dal Comando provinciale dei Carabinieri, a minacciosa memoria degli scontri del G8. Le cosiddette Sardine lecchesi, però, il Giorno della memoria vanno in piazza a raccontare che l'odio è di destra e a dire che Lecco non si Lega.

L'iniziativa delle Sardine è in calendario sabato 25 gennaio: appuntamento alle ore 15 in piazza XX Settembre e poi spostamento in piazza Era. Piatto forte delle sardine, l'odio che i feroci avversari politici della sinistra seminerebbero a piene mani ovunque.

E avanti con il tormentone dell'odio: le Alborelle di Lecco hanno fotocopiato l'iniziativa #incomunesenzaodio promossa dalle Sardine in tutta Lombardia. "Abbiamo chiesto - affermano - ai sindaci, agli assessori e ai consiglieri della nostra provincia, come avvenuto in tutti gli oltre 1500 comuni della Lombardia, di presentare nel proprio Consiglio comunale un atto di indirizzo, simile a quello già depositato a Bergamo e in altri comuni, che definisca il contrasto all’odio, al razzismo e alla xenofobia una priorità per la propria amministrazione, traducendola in fatti concreti e tangibili".

A questo proposito le Sardine lecchesi potrebbero dare una dimostrazione della loro buona volontà e buona fede munendosi di pennello e cominciando col cancellare le numerose scritte tracciate sui muri lecchesi dai kompagni progressisti che, democraticamente, inneggiano all'odio. Questa nuova kermesse fa seguito a quella del 5 dicembre a Lecco che le Sardine presentarono come "un grande appuntamento in piazza contro violenza, odio e discriminazioni, al grido di Lecco non si Lega!", una manifestazione contro "il populismo di destra, che semina odio e inquina i pozzi".

Nella foto, una scritta inneggiante all'odio tracciata su un muro a poca distanza dal Comando provinciale dei Cc di Lecco.

24 gennaio 2020