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"Balle contro il servizio di vigilanza notturna"

Ballabio (Balàbi) - Nella seduta del Consiglio comunale di venerdì Alessandra Consonni ha risposto a una interrogazione delle minoranze sul servizio di vigilanza notturna del paese. Il sindaco ha ribadito che il controllo viene eseguito con due passaggi notturni, 7 giorni su 7, per il paese, senza ridimensionamenti. Sulla sua pagina fb Consonni ha pubblicato la risposta data alle minoranze, smentendo anche alcune "panzane" che circolano al riguardo. Di seguito quanto pubblicato dal sindaco.

SORVEGLIANZA NOTTURNA. RISPOSTA ALL'INTERROGAZIONE
(E ALLE PANZANE): NESSUN RIDIMENSIONAMENTO DEL SERVIZIO

I consiglieri delle minoranze hanno chiesto notizie su un incontro intercorso con il prefetto di Lecco. Poichè prendendo a pretesto questo incontro è stata fatta circolare (non dai consiglieri) la panzana di un ridimensionamento del servizio, pubblico la risposta data in aula consiliare da cui si evince che nessun cambiamento è stato chiesto dalla Prefettura: il servizio assegnato all'istituto di vigilanza, infatti, prosegue con i due passaggi notturni, 7 giorni su 7, per le vie del paese, in modo da raggiungere 5 o 6 punti di interesse comunale, modificando periodicamente il percorso così da coprire il maggior numero di vie possibile. Di seguito la risposta in aula.

L'incontro a cui questa interrogazione si riferisce dovrebbe essere quello relativo all'avvio del servizio di vigilanza notturna nel paese per conto del Comune, detto ronda dinamica. Vorrei precisare che, in realtà, non vi è stata una richiesta di incontro da parte del prefetto, bensì l'utilità di tale incontro è emersa in seguito ad alcuni contatti telefonici.

Per quanto direttamente ci concerne, l'incontro era del tutto auspicabile perchè, secondo la Prefettura, la normativa prefigurata nella prima stesura del documento di avvio del servizio di vigilanza notturna avrebbe reso necessario la convocazione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, mentre per il tipo di attività da noi prefigurata sin dall'inizio non era richiesto alcun riferimento normativo di quel genere.

La Legge Regionale 6/2015, citata nella prima stesura, infatti "promuove la collaborazione tra le Guardie particolari giurate e la Polizia Locale", e più in generale con le forze dell'ordine, dando vita potenzialmente a tutta una serie di attribuzioni che richiedono di essere ben circostanziate e definite con le autorità. Almeno per il momento, invece, non è nostro interesse conferire alle Guardie particolari giurate alcuna funzione sussidiaria di Polizia, limitandoci alle classiche attribuzioni di un istituto di vigilanza: il controllo delle proprietà, in questo caso comunali, attraversando vie del paese, con cambiamenti di percorso in un contesto di ronda dinamica armata, allo scopo di individuare eventuali situazioni di irregolarità.

Teniamo presente, inoltre, che questo istituto svolge attività in zona per conto di alcuni clienti, quindi il sistema di percorsi che si crea all'interno del paese diventa molto ampio. Ovvero la tipica attività di sorveglianza notturna che rientra nel lavoro quotidiano svolto dagli istituti di vigilanza e per lo svolgimento della quale tali istituti sono già ampiamente titolati ed autorizzati.

Dunque, dalla prima stesura è stato espunto il riferimento normativo che ci complicava la vita, ma L'ATTIVITA' STABILITA NON E' MAI CAMBIATA DI UNA VIRGOLA. La pattuglia dell'istituto di vigilanza compie ancora e sempre il suo giro per il paese, 2 volte per notte, 7 giorni su 7, in un contesto di ronda dinamica, raggiungendo 5 o 6 punti di interesse comunale e verificando durante un percorso variabile transiti, presenze o situazioni sospette.

E' molto? E' poco? Diciamo che è qualcosa in più. D'altra parte questa estate abbiamo avuto parchi più tranquilli del solito, mentre da mesi non si ha notizia di reati predatori, mentre tutto il lecchese in questo periodo è stato bersagliato. Può darsi che anche questa attività abbia contribuito positivamente, in aggiunta, ovviamente, all'impegno delle forze dell'ordine. In ogni caso i cittadini apprezzano questa scelta, come in tantissimi mi hanno riferito, e la spesa, 325 euro più iva, ci dice che ne vale la pena. Possiamo avvalerci di questo servizio a costi molto contenuti perchè l'istituto selezionato è leader in Italia nel settore della sicurezza, con ben 10.000 dipendenti, e ha clienti in zona, dunque può applicare economie di scala sul servizio che attua per il nostro Comune, visto che già opera da queste parti.

In conclusione. Non intendo sostituirmi a prefetto e questore, so bene quali sono le istituzioni che hanno compiti di prevenzione e repressione dei reati e a loro mi affido. La nostra iniziativa, lo ribadisco, vuole essere solo un modesto contributo all'attività di chi istituzionalmente ha il compito di prevenire e reprimere i reati, ovvero le forze dell'ordine dello Stato, in primis, sul nostro territorio i carabinieri, che ringrazio per l'impegno sempre dimostrato e la collaborazione sempre offerta.

Sono due le figure che, in particolare di notte, hanno compiti di vigilanza armata per contrastare i reati predatori: le forze di polizia dello Stato e le guardie giurate. Noi abbiamo fatto in modo di ottenere il massimo della collaborazione possibile con entrambi, almeno per ora. Nessuno può pensare che adesso abbiamo un carabiniere o una guardia giurata a piantonare il portone di ogni cittadino, ma che via sia qualche occhio in più a vegliare in giro per il paese, questo sì, siamo autorizzati a pensarlo. E la cosa, vi assicuro, non guasta.

28 settembre 2019