Invia articolo Stampa articolo
Richiesta di rettifica. Riceviamo e di seguito pubblichiamo

Riceviamo e pubblichiamo la richiesta di rettifica del sig. Marco Combi, riguardo all’articolo del 4 febbraio 2019

Testo rettifica articolo del 04.02.2019

"Mi é stato segnalato l'articolo da Voi pubblicato in data 4.02.2019 dal titolo: Ballabio, il vigile sindacalista fa l'assemblea in "emergenza neve". La gravità delle accuse mossimi, e la loro evidente falsità, rendono doverosa questa replica, a tutela del mio buon nome e dell'ufficio da me ricoperto.

Nel corso dell'assemblea dei dipendenti era stato chiaramente concordato tra i partecipanti che nulla dovesse trapelare all'esteno in merito ai temi trattati nella stessa. Ho pertanto richiesto al Sindaco, in quanto a conoscenza dello svolgimento dell'assemblea e firmatario dell'autorizzazione all'utilizzo della sala, se abbia fornito informazioni sull'assemblea stessa. Dubbio legittimo se si considera che nessun altro organo di stampa ha pubblicato articoli sull'assemblea in questione.

Ritengo inoltre necessario precisare quanto segue:- l'assemblea generale tenutasi in data 1.02.2019 presso gli uffici del Comune di Ballabio, era stata convocata dalle Organizzazioni Sindacali UILFPL e CISL FP, come risulta comprovato dalla richiesta inviata al Sindaco del Comune di Ballabio in data 1.02.2019 dalle predette OO.SS, e non certo dal sottoscritto;- lo svolgimento dell'assemblea in questione era stato autorizzato dal Sindaco del Comune di Ballabio con comunicazione inviata in data 31.01.2019 alle predette OO.SS ed al sottoscritto in qualità di RSU. - a differenza di quanto impropriamente indicato nell'articolo in questione, il sottoscritto ricopre il ruolo di RSU (ossia di rappresentante dei lavoratori sul luogo di lavoro), e non di rappresentante sindacale o sindacalista, figure completamente distinte tra loro, e che non é possibile equiparare se non con evidente malafede; - l'assemblea in questione si é svolta in orario di chiusura degli uffici al pubblico, e cio' al fine di non creare disservizi. - nella giornata del 1.02.2019 il sottoscritto risulta aver prestato servizio da solo, effettuando anche delle ore di lavoro straordinario al fine di garantire i servizi alle scuole elementari, rimaste aperte, e cio' dimostra che lo scrivente – a differenza di quanto si vorrebbe far credere nell'articolo in questione – non si é assolutamente sottratto ai suoi doveri, - all'assemblea sindacale di cui si discute hanno partecipato tutti i dipendenti del Comune di Ballabio, tranne uno; non si comprende pertanto la ragione per la quale la censura del Corriere di Lecco, sia stata rivolta unicamente al sottoscritto e non a tutto il personale se non allo scopo di ledere la mia immagine e la mia professionalità. Alla luce di quanto sopra, invito pertanto il Sindaco del Comune di Ballabio a prendere le distanze da quanto é stato pubblicato sul sito Corriere di Lecco, condannando il contenuto dell'articolo in oggetto poiché non corrispondente alla realtà dei fatti".

MARCO COMBI

 Egr. sig. Combi,

trovo abbastanza esilarante che un Rappresentante Sindacale Unitario come lei lanci l'accusa di "evidente malafede", che se è rivolta a noi rimando al mittente, a chi lo definisce sindacalista. Non capisco il suo imbarazzo per una qualifica che le è propria e da cui discendono importanti tutele e prerogative sindacali tra cui appunto i permessi sindacali e, secondo qualificati addetti ai lavori, anche lo status giuridico di dirigente sindacale.

Quanto al resto, in nessuna frase dell'articolo a cui lei si riferisce appare "la gravità delle accuse mossimi, e la loro evidente falsità". Questo perchè nessuno ha accusato nessuno, nessuno le ha rivolto alcuna "censura": l'articolo ha semplicemente rilevato che la mattina dell'emergenza neve nel municipio di Ballabio era organizzata un'assemblea sindacale in orario di lavoro. Lo abbiamo riferito senza alcun commento. Lei afferma di non avere convocato tale assemblea e, visto che ci tiene, ne diamo conto: non abbiamo nessuna difficoltà a rettificare e precisare che l'assemblea a cui lei stesso ha partecipato e della cui autorizzazione è stato anzitempo informato dal sindaco per il suo ruolo sindacale, non è stata indetta da lei in quanto Rappresentante Sindacale Unitario ma da organizzazioni sindacali, tra cui quella a cui lei è in quota.

Ciò detto, appaiono del tutto fuori luogo il tono, le espressioni e le assurde accuse che ci rivolge per richiedere questa semplice precisazione. La mancata conoscenza del dettaglio che lei ha precisato non è certo motivata dalla volontà di "ledere la sua professionalità", ma è dovuta alla inesistente informazione ricevuta al riguardo, mentre in altri enti, pubblici e privati, vengono pubblicati senza difficoltà sommari avvisi sulle assemblee del personale, specie quando queste avvengono durante l'orario di lavoro.

G.F.