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Arrigoni vs Mariani: "Diffonde bufale"

Lecco (Lècch) – Arrigoni versus Mariani: il senatore lecchese Paolo Arrigoni stronca le parole dell'assessore di Lecco ai Servizi Sociali che ha definito il Decreto Salvini un problema per la sicurezza.

"Sul tema degli Sprar e dei richiedenti asilo - dice Arrigoni - si concentra tutta l'attenzione di politici o amministratori comunali di sinistra in crisi di consenso. Non stupisce che l'assessore Riccardo Mariani di Lecco sia fra questi, ma è necessario smontare le bufale che sta facendo circolare".

Arrigoni si rivolge a Mariani per "invitarlo a concentrare i propri sforzi su argomenti ben più cari ai cittadini lecchesi, quali ad esempio la volontà del Comune di Lecco di cedere al privato, senza una reale possibilità di controllo da parte dell'Ente, la gestione e l'erogazione dei servizi sociali dell'ambito distrettuale lecchese".

Quanto al Decreto Salvini, aggiunge Arrigoni, "ciò che Mariani ha affermato è semplicemente falso: in primo luogo perché il Decreto Salvini, ormai convertito in Legge, non è retroattivo e le eventuali uscite dal sistema di accoglienza di soggetti con protezione umanitaria avvengono, così come in passato, alla consegna del permesso di soggiorno con il quale l'immigrato può avviare il proprio percorso lavorativo; in secondo luogo perché se è vero che finalmente negli Sprar non entreranno più i soggetti beneficiati dalla protezione umanitaria, chi già si trova negli Sprar potrà rimanervi fino alla fine del progetto di integrazione a cui già partecipa!”

“Il Decreto Sicurezza – continua – prevede un miglioramento di queste strutture che potranno garantire un'accoglienza ancora più efficacie per i veri rifugiati, mentre i richiedenti asilo, solo da oggi, saranno indirizzati nei Cas”. Secondo Arrigoni, grazie all'azione del ministro Salvini sarà possibile tornare alla normalità e governare l'immigrazione dopo le politiche scellerate del Pd e della sinistra "che, soltanto dal 2013 al 2017, ci hanno lasciato in dote la presenza di almeno 700mila sedicenti profughi mantenuti dagli italiani senza distinzione tra chi è clandestino e quei pochi che avevano davvero diritto".

“I comuni che in passato in provincia di Lecco hanno aderito alla rete Sprar hanno compiuto una scelta esclusivamente politica, forse convinti che quel business dell'accoglienza gestito dalle amiche cooperative sarebbe andato avanti per sempre. La Lega, così come molti ottimi amministratori del territorio, aveva denunciato che quel sistema non era sostenibile ed ora il Decreto Salvini finalmente garantirà più diritti per i veri rifugiati e meno sprechi per chi rifugiato non è!”.

18 dicembre 2018