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Ponte di Paderno, Lega e M5S vogliono "commissariare" i lavori

Lecco (Lècch) – Arriva un commissario per ridurre i tempi dell'intervento di ripristino del Ponte di Paderno D'Adda, chiuso per motivi di sicurezza. Lo annuncia il senatore lecchese della Lega Paolo Arrigoni, illustrando l'emendamento presentato da parlamentari lecchesi e bergamaschi di Lega e M5S al “Decreto Genova”.

"L'iniziativa parlamentare - spiega Arrigoni - ha lo scopo di velocizzare il più possibile i tempi dei lavori di manutenzione straordinaria che, come noto, si sono resi improcrastinabili sul ponte di Paderno d’Adda chiuso per emergenza dallo scorso 15 settembre".

"È essenziale - aggiunge il senatore - che la proposta, che passerà al vaglio del Parlamento, vada a buon fine poiché la chiusura al traffico veicolare e ferroviario del San Michele, prevista per due anni, sta creando una vera e propria emergenza che lede i rapporti commerciali e le attività di imprese nelle provincie di Bergamo e Lecco, oltre che, naturalmente, un fortissimo disagio per i pendolari, con conseguente aumento delle spese e dei tempi di percorrenza stradale e dell’inquinamento ambientale".

Arrigoni, Questore a Palazzo Madama e componente della Commissione Ambiente, si fa portavoce di un’iniziativa portata avanti con forza insieme ai colleghi parlamentari lecchesi Antonella Faggi, Giulio Centemero, Roberto Ferrari e bergamaschi Roberto Calderoli, Daisy Pirovano, Tony Iwobi, Simona Pergreffi, Daniele Belotti, Rebecca Frassini, Cristian Invernizzi e Alberto Ribolla della Lega, unitamente a Guia Termini, Fabiola Bologna e Devis Dori del M5S.

Nello specifico l’emendamento al Decreto Genova prevede di conferire poteri commissariali, in particolare in materia di approvazione dei progetti e di conferenza dei servizi, all’amministratore delegato di Rfi, spiegano i parlamentari. L’utilizzo di tali poteri consentirebbe a Rfi di ridurre la durata degli iter autorizzativi dei progetti per il Ponte di Paderno di almeno il 50%. “Al di là delle tante chiacchiere di questi giorni - conclude Arrigoni -, l’approvazione dell’emendamento sarebbe una prima risposta concreta alle necessità dei cittadini e del territorio".

4 ottobre 2018