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Paderno, per salvare il ponte intervento da 21 milioni di euro

Lecco (Lècch) – Potranno partire nelle prossime settimane, concesse tutte le autorizzazioni previste, i lavori di manutenzione straordinaria al ponte San Michele a Paderno d’Adda. Già quantificati i costi dell'intervento: 21 milioni di euro. Intanto la Lega chiede risposte tempestive.

Il ponte, spiega Rfi in una nota, è stato chiuso per urgenti e improcrastinabili interventi di manutenzione straordinaria, decisi dopo che i continui e i costanti controlli hanno evidenziato una riduzione dei margini di sicurezza.

Il piano degli interventi, già elaborato da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs Italiane) e attivabile in breve tempo, prevede una durata dei lavori di circa due anni e riguarda sia l’impalcato stradale sia il ponte ferroviario. Nel primo caso, tra le tante azioni in programma, sarà demolita l’attuale pavimentazione stradale e saranno sostituiti completamente i giunti di dilatazione. Per quanto riguarda il ponte ferroviario, i lavori consisteranno principalmente nella sostituzione di tutti i componenti metallici. L’importo previsto dei lavori è di circa 21 milioni di euro, di cui 1,5 milioni finanziati dalla Regione Lombardia.

Negli ultimi anni Rfi aveva già adottato misure precauzionali e cautelative per la circolazione ferroviaria e segnalato quelle necessarie per il traffico stradale che attraversava il ponte. In particolare, era stato vietato il traffico dei veicoli stradali con peso maggiore a 3,5 tonnellate e la carreggiata era stata ridotta a una sola corsia con senso unico alternato. Per quanto riguarda il traffico ferroviario, i treni viaggiavano in base a protocolli di sicurezza che prevedono la riduzione a 15 km/h della velocità massima.

Il ponte San Michele è stato costruito nel 1887 su progetto di Julius Rothlisberger dalla Società Nazionale delle Officine di Savigliano, ha quindi più di 130 anni, ed è usato per la circolazione sia stradale sia ferroviaria (SP 54, SP 166). Ha una lunghezza di 267 metri, l’arco ha una freccia di 37,5 metri. Costituito da 5.000 metri cubi di pietra di Moltrasio, 1.200 metri cubi di granito di Baveno, 2.515 tonnellate di ferro agglomerato e 100mila chiodi.

Nel corso degli anni è stato oggetto di diversi interventi, partendo da quelli di ripristino a valle della Seconda Guerra mondiale per arrivare a quelli degli ultimi anni. Dal 2014, il ponte è stato posto sotto monitoraggio continuo, con prove di resistenza della struttura e analisi dello stato dei materiali attraverso prove magnetoscopiche e indagini endoscopiche. Nel 2017 inoltre era stato effettuato un rilievo geometrico in 3D funzionale al costante monitoraggio dell’intera opera. Intanto sulla vicenda intrviene la segreteria provinciale lecchese della Lega: "La situazione del Ponte di Paderno d’Adda, a seguito delle verifiche tecniche strutturali di Rfi, è stata valutata come gravissima. Pertanto la decisione di chiuderlo immediatamente alla circolazione stradale e ferroviaria va a tutela della sicurezza di chi vi transita".

"La priorità ora - prosegue il Carroccio -, è fornire risposte certe e tempestive a migliaia di lavoratori e pendolari che ogni giorno transitano sul ponte, oltre che alle attività economiche. La Lega con i suoi rappresentanti del territorio si è immediatamente attivata sia con il Ministero dei Trasporti sia con i vertici di Fs (titolare al 100% di Rfi che ha in carico l'infrastruttura) per sincerarsi della situazione e sottolineare quanto sia essenziale la massima celerità nell'intervento, vista la fondamentale importanza di questa arteria stradale e ferroviaria".

16 settembre 2018