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A Pasturo le foto della "Valle dei Formaggi"

Pasturo (Pastür) - Le vie e le più caratteristiche corti del centro storico di Pasturo ospitano fino al 30 settembre “Itinerari delle mani, della mente, del cuore. Gigantografie di foto storiche delle attività agricole”. Nella mostra, inaugurata sabato 28 luglio, alla presenza di autorità tra cui i sindaci dei Comuni della Valle (da Ballabio a Premana) che aderiscono al progetto, un suggestivo percorso per immagini alla scoperta della tradizione casearia valsassinese.

Immagini che raccontano le origini di questo importante distretto produttivo, i legami profondi con il territorio e i percorsi che hanno contribuito nei secoli a costruirne l’identità. Immagini che raccontano delle mani laboriose, che hanno saputo trasformare le risorse della terra in prodotti ed eccellenze; della mente, aperta e pronta a scoprire come convivere con le difficoltà dell’ambiente, apprezzandone la naturale bellezza; del cuore, perché è stata la passione e l’amore per la montagna in tutti i suoi aspetti che ha dato origine a quegli itinerari di vita che giungono fino a noi.

Secoli di tradizione e produzioni d'eccellenza che hanno fatto della Valsassina uno dei principali distretti caseari a livello internazionale. Una storia che oggi vuole essere promossa e valorizzata attraverso il marchio, nato da una partnership fra pubblico e privato, “Valsassina: la Valle dei Formaggi - Slow Life & Food”.

L'arte e il commercio caseario in Valsassina affondano le proprie radici in una storia di lunga durata. Infatti da quando, a partire dal Cinquecento, gli alpeggi più grandi furono affidati ai bergamini, una tribù di allevatori e casari nomadi, venne a crearsi un sistema che superava l'economia di sussistenza e si apriva al commercio. Fin dal Settecento si hanno notizie di scambi commerciali con la valle del Ticino e le città di Bergamo e Milano divenuti via via sempre più importanti. Le produzioni che resero famosa la Valsassina furono infatti portate a perfezionamento dai bergamini transumanti per secoli tra la valle e le campagne del milanese, pavese e lodigiano, fino a conoscere una straordinaria fioritura tra il 1880 e il 1930 quando, nei momenti migliori, come alla vigilia della grande guerra, il 14% del formaggio italiano nasceva o transitava dalla valle.

Una storia gloriosa ancora oggi testimoniata dalle casere realizzate a cavallo tra Ottocento e Novecento, alcune ancora utilizzate. Ma soprattutto testimoniata da un presente di altissimo livello grazie alle vitali e dinamiche aziende della Valle che con il loro lavoro di qualità hanno portato alla diffusione su scala nazionale e internazionale di prodotti d'eccellenza, creando un vero e proprio distretto lattiero-caseario valsassinese che congiunge gli alpeggi alle grande aziende della pianura, attraverso le tradizionali lavorazioni per la produzione e la stagionatura del formaggio.

“Valsassina: la Valle dei Formaggi - Slow Life & Food” è un progetto che mira a promuovere il territorio lanciando un marchio di qualità per valorizzare la storica e tradizionale filiera lattiero-casearia. Ispirato dal volume “Arte casearia e zootecnia. Tradizioni da leggenda in Valsassina” di Giacomo Camozzini, Michele Corti e Pietro Buzzoni, pubblicazione che raccoglie un'approfondita ricerca storica, vede l'importante e diretto il coinvolgimento di: Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino, Riviera e Centro Zootecnico della Valsassina e della Montagna Lecchese, Comune di Ballabio, Comune di Casargo, Comune di Cassina Valsassina, Comune di Cremeno, Comune di Cremeno, Comune di Moggio, Comune di Morterone, Comune di Pasturo, Comune di Premana, Comune di Primaluna. Supportano l’iniziativa, patrocinata Slow Food e Regione Lombardia, Acel Energie, Bcc Cremeno, Silea e le aziende casearie della Valsassina: Cademartori, Carozzi, Gildo, Invernizzi Daniele, Vittorio Doniselli e For-Mac Milesi.

Itinerari delle mani, della mente, del cuore. Gigantografie di foto storiche delle attività agricole.
Mostra a cura di Paolo Vallara e Giacomo Camozzini.
Centro storico di Pasturo, dal 28 luglio al 30 settembre 2018.
Fotografie tratte dai volumi:
“Arte casearia e zootecnia. Tradizioni da leggenda in Valsassina” di Giacomo Camozzini, Michele Corti, Pietro Buzzoni
e “L'età del mosto. I colori della vecchiaia in terra montana” di Ivano Pigazzi e Paolo Tentori.

29 luglio 2018